lunedì 30 aprile 2007

Essere razionali

Essere razionali aiuta ad organizzare meglio la propria giornata.
Ma il mondo è reso bello dalla parte irrazionale della nostra vita

venerdì 20 aprile 2007

Transition towns



Cernusco sul Naviglio una transition town?


Usare solo le biciclette, installare pannelli solari, costruire in modo ecologico, non sprecare materie prime. Impossibile? Eppure alcune città ci stanno provando (http://www.transitiontowns.org/).

"You never change things by fighting the existing reality. To change something, build a new model that makes the existing model obsolete."

"Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, realizza un nuovo modello che renda quello esistente obsoleto"

Buckminster Fuller (USA, 1895-1983 )

Paradigma della condivisione

Vi propongo un modello che spiega la solidarietà tra le persone seguendo la progressione di una semplice operazione matematica. Può essere utile meditarci sopra , specie in questi tempi di "calda dialettica".
Lo scopo è quello di spiegare la solidarietà attraverso formule:
  • 1 x 1 = 1 se uno pensa solo a sè, non otterrà altro che quanto da solo riesce a creare, sarà una monade che basta solo a se stessa.
  • 1 x 2 = 2 se in una coppia, l'interesse non va al di là della coppia stessa, il risultato sarà ancora autoreferente, e niente al di là di essa verrà prodotto
  • 2 x 2 = 4 solo se ognuno non pensa solo a sè, ma anche all'altro, avviene la moltiplicazione dell'accoglienza. E il seme produrrà molto frutto.

Un concetto da approfondire....

giovedì 19 aprile 2007

Manuale di sopravvivenza dell’elettore cernuschese

di Guido Brovelli

(pubblicato su Voce Amica - aprile 2007 )


E’ stato un inverno decisamente mite, quasi caldo.
A Cernusco, oltre alle note cause ambientali, potrebbe contribuire ad un ulteriore surriscaldamento del clima, l’ormai imminente campagna elettorale.
Le ragioni sono molteplici ma non intendo affrontarle, qui e ora.
Certamente le elezioni amministrative a Cernusco, nonostante la crescente disaffezione dei cittadini verso la Politica in senso più ampio, continuano ad essere un evento davvero sentito, come conferma la consolidata e alta affluenza alle urne.
Anche per questo motivo, vista l’importanza e la delicatezza della prossima tornata elettorale, vorrei stilare per me e per chi ne avvertisse il bisogno, una sorta di “manuale di sopravvivenza dell’elettore cernuschese”.
Niente valutazioni in “politichese” ma semplici considerazioni ed annotazioni, che ci aiutino ad orientarci in una scelta che potrà contribuire al nostro bene e a quello della città.
  • per cominciare bene, non possiamo prescindere da un minimo di conoscenza dei programmi dei singoli candidati-sindaco. E ribadisco, programmi, non il libro dei sogni o un elenco di promesse acchiappavoti. I contenuti devono essere chiari, comprensibili. Se è un’accozzaglia di idee, magari in contrasto una con l’altra (avremo più case ma meno traffico...), dobbiamo diffidare o quantomeno approfondire.
  • cerchiamo poi, nel mare delle proposte-promesse, i “punti-cardine”, quelli che garantiscono davvero una migliore qualità della vita. Quelli fondamentali sono facilmente individuabili: Sociale-Ambiente (Viabilità)-Scuola (Cultura). Ma cosa ci viene offerto ? Non confondiamo la cornice con il quadro. Cernusco non può essere solo una vetrina dorata, una “bella senz’anima”.
  • Non meno importante è conoscere chi sono le persone che chiedono il nostro voto. Da dove vengono ? Quale sono le loro esperienze professionali, sociali ? Sono coerenti/compatibili con il programma che propongono ? Sono realmente portatori dei valori a cui dicono di ispirarsi ?
  • anche un pizzico di memoria storica non guasta. Dove era collocato politicamente questo candidato nella scorsa campagna elettorale ? cosa ci ha promesso ? cosa ha fatto in questi cinque anni ? e oggi, come si ripresenta ? con chi ? anche se la politica è volubile, la coerenza e l’onestà restano valori indiscutibili. E’ giusto esigere che “il senso”, il mandato che discende dal nostro voto, non venga mai tradito.
  • non lasciamoci incantare da quelle manifestazioni di affetto improvvise (e a volte imbarazzanti) di chi ci chiama per nome in paese, di chi ci stringe la mano come fossimo vecchi amici dopo essersi dimenticato di noi per anni: questa è la stagione in cui fioccheranno “pacche sulle spalle” a non finire.
  • valutiamo anche gli eccessi di spesa della campagna ellettorale. Grandi manifestazioni, volantini e pubblicazioni, battage pubblicitario impressionante: da dove arrivano tanti soldi ? è solo per passione politica e amore per la città che si investe tanto ? diffidiamo da chi non garantisce un bilancio trasparente dei propri conti in campagna elettorale.


E fin qui sono suggerimenti che valgono per tutti. Ma vi sono avvertenze “speciali” per noi cattolici. Cari “fratelli”, nei prossimi mesi saremo corteggiati da più parti (la “corte” è già iniziata da tempo) e incontreremo paladini del cristianesimo ad ogni angolo perciò.....

  • dobbiamo stare attenti ai proclami e alle prese di posizione nate in tempi sospetti, alle presenze ossessive in prima fila ad ogni cerimonia religiosa o in ogni foto con il parroco. E’ necessario invece verificare, senza giudicare, se azioni e/o parole corrispondono ad un Credo, ad uno stile di vita vero e convinto oppure se sono solo esposizioni e dichiarazioni elettorali: non facciamoci usare !
  • verifichiamo il comportamento dei singoli candidati o dei gruppi coinvolti nella campagna elettorale. La scorsa, da parte di alcuni, fu condotta in modo indecente. Tale comportamento, al di là delle parole, identifica chi abbiamo di fronte. I colpi bassi, la mistificazione della verità, l’ambiguità, la violenza verbale significano mancanza di rispetto per la persona, incapacità di confrontarsi civilmente sui temi significativi attinenti il bene pubblico. Questo non è un atteggiamento cristiano.

Concludo. Va bene, siamo le “pecorelle del Signore” ma ricordiamoci che Gesù ci invita a essere “semplici come colombe e prudenti come serpenti”. Quindi, buona campagna elettorale e buone elezioni. Sperando in bene. Per noi, per Cernusco.

Guido Brovelli


sabato 14 aprile 2007

Mente e comportamenti

  1. Non ci si deve stupire dei comportamenti umani. Dopo tutto la corteccia cerebrale, dove vengono elaborati i pensieri coscienti, tipici della razza umana, è solo una piccola parte del totale del cervello.
    Tutto il resto è animale.
  2. Il valore di un uomo non si misura dalla cilindrata della propria auto, ma da quella del suo cervello.

giovedì 12 aprile 2007

Il curioso in libreria - Aprile 2007

rubrica letteraria sul bollettino Voce Amica

Il pensiero è una freccia. Il sentimento un cerchio.

Prendo in prestito una citazione fatta da monsignor Gianfranco Ravasi nel Mattutino di Avvenire di qualche domenica fa ( rubrica che da sola vale tutto il prezzo del quotidiano, ma si può anche leggere in rete: http://www.avvenire.it/). È di una poetessa russa, M.Cvetaeva, che dava dimensione geometrica ai sentimenti, propendendo per l’essenzialità del pensiero che, a detta di Ravasi “ amputa le cose secondarie e va alla sostanza”.
Facendo mia questa affermazione trovo difficoltà a dare un giudizio positivo all’ultima opera di Vittorino Andreoli, Principia, compendio ragionato dei principi che guidano o dovrebbero guidare l’umanità oggi. La difficoltà deriva dalla vastità dell’opera, che nel suo intento di voler dare una chiave di lettura su tutto, rischia di diluire l’incidenza del pensiero, altrimenti lucido ancorché sospettosamente prolifico, dell’autore.
Meglio allora restringere il campo e focalizzare su un evento, e un prodotto, che merita molta più attenzione di quanta abbia già avuto.

Dalla mattina alla sera.

È molto più di un documentario su Cernusco, è un catalizzatore di attenzione sui problemi e sulle difficoltà che il vivere a Cernusco comporta.
Proiettato nell’ambito della kermesse 2000eVenti, organizzata dal Forum della solidarietà, traccia nell’arco delle ore di veglia, un ritratto a tratti intenso a tratti tenero della nostra città, punteggiato dai commenti dei protagonisti, commenti che, pur con sfumature e sensibilità diverse, potrebbero essere i nostri. Bello sarebbe se questo documento raggiungesse tutti i cittadini di Cernusco, ma soprattutto i giovani e i ragazzi. ( Insegnanti, per contattare il regista l’indirizzo è http://www.dallamattinaallasera.com/ )
Nell’ambito della stessa manifestazione, a parlare di città è stato ospite don Giuseppe Grampa, direttore de “Il Segno”. Di lui segnalo il suo lavoro La schiena di Dio, ed. Centro Ambrosiano. Sette percorsi contro il fanatismo, che si nasconde spesso dietro la difesa della religione, ma va a braccetto dei luoghi comuni, dell’ignoranza e della chiusura in se stessi.
Per finire, un altro libro “politico” nel senso più profondo del termine, nel senso descritto da don Grampa nella sua argomentazione, è quello del cardinale Dionigi Tettamanzi, Uscire per le strade, ed. Mondatori. Vi sono raccolti interventi rivolti a chi opera nei diversi ambiti della vita sociale e civile. La puntualizzazione più rilevante che emerge da queste pagine è il continuo porre l’uomo come punto di riferimento per l’agire, in quanto oggetto dell’amore di Dio.
Piccola nota polemica: è un libro che tutti i politici che si ergono a difensori dei valori cristiani dovrebbero acquistare e leggere. Darebbe loro motivi di riflessione.

Il vostro curioso ( lorisnavoni@gmail.com )

martedì 10 aprile 2007

Dediche

Per alleggerire un po' la campagna elettorale, vorrei fare delle dediche letterarie a quattro dei sei ( o sette ? ) candidati sindaco di Cernusco.
Non me ne vogliano i protagonisti.
regalo ( metaforicamente) a :
Daniele Cassamagnaghi il libro di Isabel Allende La casa degli spiriti per l'imminente ( e augurata dai più ) scomparsa dal panorama politico cernuschese;
Claudio Cogliati il libro di Susanna Tamaro Và dove ti porta il cuore perchè presente nella dialettica politica di queste settimane soprattutto al suo alter-ego Paolo
Eugenio Comincini verrebbe omaggiato del capolavoro di Ignazio Silone L'avventura di un povero cristiano, per le sue radici culturali che gli sono costate qualche sfilacciamento a sinistra
Giuliano Mossini per finire merita una rielaborazione di un famoso titolo di Joseph Roth: La leggenda del santo imprenditore, per le sue meritorie azioni di mecenatismo nel mondo.
( meglio essere impersonficati da Rutger Hauer ( nel film omonimo) o da Piero Mazzarella, recentemente a teatro? )

Guardare oltre

La storia dell'umanità è stata caratterizzata dalla capacità di prevedere il futuro rispetto alle azioni intraprese precedentemente.
I processi innovativi sono quelli che permettono di guardare oltre al quotidiano approccio con un metodo o una tecnologia.
Inventare, proporre soluzioni, governare il cambiamento è possibile solo se ci si allena a cercare, se si è disposti a cambiare velocemente i propri schemi mentali, se si ha l'umiltà di non considerarsi arrivati.
Nella mia esperienza professionale ho avuto la fortuna di sviluppare idee innovative, alcune di esse hanno avuto buona accoglienza, altre meno. Potrebbe essere stata una forma di serendipity ma questa si manifesta se vi è "apertura mentale" sufficiente a riconoscere il nuovo tra le cose vecchie.
Dovrebbe essere applicato a tutti i campi, anche a quello politico.
Aprire la mente. Guardare oltre.

giovedì 5 aprile 2007

Mi impegno con Vivere Cernusco

Una città non cresce insieme ai palazzi e alle grandi opere. Una città cresce se ha radici profonde, se cresce nei suoi abitanti il senso del bene comune, il gusto per la bellezza, la voglia di partecipazione. Mi impegno perché tutto questo sia possibile.

Alpinisti e astronauti

Ci sono circa 450 astronauti nel mondo, ovvero persone che superano tra gli 80 e i 100 km di altezza, ovvero superata la mesosfera.
Il numero di alpinisti saliti al K2 (8611 mt) è di circa 200, mentre 49 persone sono morte, soprattutto in fase di discesa.
Si può dedurre, con un passaggio magari un po' ardito ( ed è il caso visto l'argomento ) ma significativo, che è necessaria una preparazione più completa e intensa per salire il K2 rispetto ad andare nello spazio!
Gli alpinisti che invece hanno raggiunto l'Everest (8848 mt.) sono circa 1500; sembrerebbe una passeggiata al confronto, se non si contano i 172 morti.
Io ho appena superato i 4000 metri sul Castore ( 4228 mt. nel gruppo del Rosa ) e l'anno scorso è stata una impresa raggiungere i 2035 mt. del monte Cavallo ( val Brembana ).

Incipit

Eccomi,
apro oggi questo blog per collezionare gli appunti sparsi che raccolgo nei miei taccuini. Siccome sono cartacei e me li porto sempre appresso, difficilmente qualcuno diverso dal sottoscritto riesce a sbirciare il contenuto. Epperò ci sono cose interessanti. Alcune di queste finiscono nei mei racconti ( alcuni li troverete in questo blog ). Piano piano li sottoporrò alla vostra attenzione.
Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.