mercoledì 18 giugno 2008

innovazione

Dal blog di Luca De Biase estraggo questo commento, che condivido:
... dimostrano come l'innovazione avvenga quando l'azienda libera le energie vitali dei suoi collaboratori e li sostiene in una ridefinizione delle relazioni tra la forma e la funzione dei prodotti.
E anche questo è degno di nota:
Molti innovano trovando una nuova forma che poi cerca le sue funzioni. I grandi del design creano una forma che ispira a utilizzarla di modi anche imprevisti. E forse lo stesso avviene a molte idee tecnologiche. Ma spesso avviene che una funzione sia pensata come incarnata in una forma e che questa finisca per frenare l'innovazione: pensando la funzione disincarnata si può arrivare a immaginare una nuova e più efficiente forma che la svolge.
Credo che valga non solo per l'innovazione in senso stretto, ma per ogni forma di rinnovamento, sociale, etico, spirituale.
Infatti la tendenza a mantenere lo status quo, a considerare che " si è sempre fatto così" non favorisce alcun tipo di crescita.

Libri per l'estate: quali suggerimenti dare?

Dico sempre che non è mica obbligatorio mettere via il cervello in estate e cadere nel calderone dei volumi fatui di gialli stereotipati all'americana ( letti un paio, diventano prevedibili pur con mitragliate di colpi di scena). D'altra parte, non è che in vacanza sia necessario portarsi tutti i tomi della Storia della Filosofia di G.Reale ( per un totale di più di quattromila pagine ).
Vorrei chiedere dunque al mio pugno di lettori ( tra i quali so esserci molti lettori "forti") quali sono i libri che porterete o vorreste portare con voi nelle prossime vacanze e che secondo voi permettono di godere della lettura e nello stesso tempo ci permettano di crescere un po' in consapevolezza.
Magari poi facciamo una classifica.

venerdì 13 giugno 2008

L'evoluzione della razza umana passa anche da questo

"Il fatto che l’ambiente, e le esperienze che viviamo, modulino la plasticità cerebrale, ovvero siano in grado di creare nuovo tessuto cerebrale, è una scoperta importante, soprattutto perché dimostra non solo l’utilità dell’educazione e della stimolazione (tra l’altro il fenomeno è particolarmente accentuato negli esemplari giovani, mentre tende a decrescere con l’età), ma dà anche una base fisiologica alla neuroriabilitazione: se possiamo indurre la crescita di nuovi neuroni, allora ha un senso impiegare tempo e risorse a riabilitare chi è stato vittima di un ictus e forse anche chi è affetto da forme di demenza. L’importanza di un ambiente complesso e stimolante per mantenere attivi i meccanismi di apprendimento e di attenzione potrebbe mettere in crisi il modello delle residenze per Alzheimer, dove le stanze sono tutte uguali e gli stimoli ridotti."

Da un interessantissimo post di Daniela Ovadia de Le scienze , di cui riporto qui sopra le conclusioni, si apprende che è confermato sperimentalmente l'aumento di neuroni ( cellule del cervello ) oltre che di assoni ( i collegamenti tra dette cellule) in risposta a nuovi stimoli ed esperienze.
Filosoficamente parlando ( ma che pretesa! ) si deduce che un singolo individuo cresce nella sua capacità di analisi della realtà tante più esperienze riesce a "collezionare" nella vita.
E se una comunità è composta da individui con tali capacità analitiche, non può che migliorare le condizioni di vita, le prospettive di crescita, etc. etc.

Motivazioni

Ci sono almeno tre motivazioni che spingono la gente al lavoro ( in particolare, più genericamente si può parlare di impegno) :
il guadagno di una somma di denaro per vivere;
la sensazione di fare qualcosa di utile alla comunità;
la speranza di dare un senso alla propria esistenza;

Sono tre aspetti sempre presenti, in misura diversa, in ognuno di noi.
Dovrebbero compensarsi armonicamente perché la vita sia completa. Purtroppo questo non avviene quasi mai.

martedì 10 giugno 2008

Parlare di vita con accanto la morte

Mi sono reso conto solo recentemente che spesso nei miei racconti, a fare da coprotagonista è la morte.
Del resto è il fine ultimo a cui tutti tendiamo, poco importa se la si consideri un passaggio a una nuova vita o semplicemente la chiusura definitiva del libro della propria esistenza.
Un conto però e farne una analisi "letteraria" ovvero in qualche modo distaccata, non partecipata ( anche se esperienze con genitori e amici scomparsi si sono vissute con dolore), altro è vivere sentendo giorno per giorno più distinto il passo della Grande Mietitrice.
E' quindi ancora più degno di ammirazione Randy Paush che dopo la sua ultima lezione, a tratti esilarante performance, appare di nuovo in pubblico, pronto a testimoniare l'inesorabile consumarsi del suo corpo, ma proprio per questo pronto anche a celebrare la bellezza della vita, se vissuta in pienezza. ( una traduzione del discorso la trovate grazie a Luca Chittaro, di Nova-Sole24Ore ).
Una lezione da meditare.

domenica 8 giugno 2008

Sei gradi di unita` *

Questa mattina e` stata celebrata la prima messa di don Luca Piazzolla, nostro concittadino.
C'erano tra gli altri, i ( tre ) preti che hanno celebrato il matrimonio tra me e Gabriella, molti tra loro erano amici comuni, chi ha fatto la prima lettura e` un suo amico fraterno con il quale ho anch'io fatto una stagione di incontri socio-pastorali ( ok, e` un neologismo, ma passatemelo ), e che guarda caso e` il sindaco della nostra citta`. Piu` di mille persone strette intorno ad un ragazzo.
Ieri, in onore dello stesso Luca, una trentina di giovani hanno presentato il frutto del loro lavoro di quasi un anno, un musical. ( tra l'altro anche mio figlio quindicenne ha partecipato con il suo primo ruolo importante )
Non ho le competenze per discutere sulla esistenza di Dio o sul ruolo e le colpe della Chiesa.
Ma vedere una comunita` di persone stretta intorno ai propri figli, vedere il tessuto di relazioni riemergere quando necessario, fa pensare che, se Dio esiste,come io credo, Esso si manifesta nell'uomo e nel suo relazionarsi con gli altri uomini.

* il titolo, Sei gradi di unità, fa riferimento ai sei gradi di separazione che dividerebbero ciascun individuo da un altro. rimando a wikipedia per la spiegazione della teoria. Peraltro è usata molto nei software di social networking, ovvero quelle comunità virtuali tipo myspace, che cercano di creare appunto "comunità" in base a qualche debole comunanza di interessi.
Ma oggi il grado di separazione tra i presenti alla cerimonia era al massimo due... e ciò che ci unisce non è certo "debole".
Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.