domenica 23 giugno 2013

Cinquanta

Dico sempre che non c'e` gran merito a compiere gli anni.
E` semplicemente una convenzione umana quella di celebrare il momento del passaggio della Terra piu` o meno dallo stesso punto ( relativo al sole, che nel frattempo si e` spostato nell'universo ) che ti ha visto nascere un tot di anni prima.

Se merito c'e`, soprattutto per chi supera qualche decina, e` quello di essere sopravvissuti.
Non e` stato cosi` per molto tempo. Il traguardo dei cinquanta ,nel corso della storia umana - fino a pochi decenni fa, poteva sembrare un miraggio, o comunque l'inizio di un declino, il chiudersi di una eta`.
Eppure, la luce di alcune delle stelle piu` brillanti nel cielo e` piu` giovane di me, anche se le stelle che l'hanno prodotta sono di gran lunga piu` vecchie.
Inaspettatamente eccoci qua, a questo appuntamento convenzionale che solo a causa della numerazione decimale ( fosse dominante la base dodici, usata da Sumeri e Assiri, quali sarebbero stati gli anni importanti?) assume carattere simbolico.
venticinque anni fa

Un traguardo?  Forse.
Una tappa, meglio.
Una collezione di cose fatte, di occasioni colte e di altre perdute.
Una strada che ne incrocia altre, a volte semplicemente intersecandole, altre percorrendo parallele il tempo  per un tratto piu` o meno lungo. Poi, dalla fantastica  fusione con una di queste strade,  ecco che ne scaturiscono di nuove, pronte a tracciare solchi  nella storia.
Con essi si apre uno spiraglio nella barriera del dubbio dell'esistenza.

Bilanci? Non c'e` tempo.
C'e` voglia di fare, ancora.
Voglia di mettersi in gioco, seppur con armi diverse.
Una tensione per vivere pienamente, nonostante tutto, il futuro che si presenta.
Magari per i prossimi cinquanta (?) anni.


my recent life




venerdì 21 giugno 2013

Un mito rivisitato alla grande


La chiamano parodia, ma e` riduttivo. Di solito un capolavoro ridotto in parodia ne esce un po' ammaccato, si stempera la tensione che ne caratterizza la grandezza e, di concerto, capolavoro e parodia diluiscono l'uno all'altro il senso della completezza della storia.
Con la versione di Moby Dick che si legge sui TOPOLINO n. 3003-3004, questo non avviene.
Vuoi per ilviraggio dei colori,  l'angolatura dei disegni,  la caratterizzazione "leggera" dei personaggi rispetto all'originale, il Moby Dick di Francesco  Artibani (sceneggiatura)  e Paolo Mottura ( disegni), sostiene quello di Melville, ne da` slancio come se aggiungesse una nuova vela agli alberi del Pequod.
Due volumi da conservare.
E che mi fanno tornare la voglia di leggere Moby Dick.

giovedì 13 giugno 2013

Un conto e` giocare alla tombola ...#NOSLOT

Un conto e` giocare alla tombola o puntare alla ruota nelle feste di paese o dell'oratorio.
Un altro e` gettarsi nell'antro del gioco d'azzardo, delle slot machine, delle lotterie senza fine.
Giocare in quel modo ti ruba l'anima.

http://www.vita.it/noslot/index.html


13 giugno Blogging Day contro il gioco d'azzardo

lunedì 10 giugno 2013

Dalla debolezza la forza

Il post precedente che parla del dispositivo di allarme per l'allontanamento di un bambino ( o il furto di un oggetto) e` un esempio di come l'innovazione percorra strade non lineari, non immaginabili in contesti di garanzia, dove i processi consolidati devono essere mantenuti ( "Si e` sempre fatto cosi`") e non si deve sviare dalla strada maestra dello sviluppo incrementale( per intenderci e` innovazione incrementale quella che ha portato ad avere microprocessori per i nostri PC sempre piu` potenti e dispendiosi di risorse: grande miglioramento, ma il salto radicale  e` stato fatto con processori relativamente  meno potenti ma ospitati sui dispositivi mobili conosciuti come smartphone e tablet  ).
La soluzione proposta con quel dispositivo e` un esempio di un processo di innovazione in cui  la DEBOLEZZA del sistema diventa la sua FORZA.
Il protocollo Bluetooth, infatti, proprio perche` deve essere a bassa potenza per risiedere su dispositivi  mobili, non ha un grande raggio di azione, dai 10 metri della prima versione al massimo di 100 per la nuova release. Senza contare che ostacoli quali muri abbassano di molto la potenza.
Ora questo che avrebbe potuto rappresentare un ostacolo ad un utilizzo in linea con quelli gia` sperimentati ( auricolare, cuffie, etc. ) .
Invece chi ha inventato questo dispositivo ha  cambiato le regole, non preoccupandosi di quello che non poteva fare a causa di quel limite , ma cercando di capire cosa AVREBBE POTUTO FARE grazie a quel limite. Ecco che nasce un allarme che scatta quando la connessione si perde. E che puo` essere applicato in diverse occasioni.
strutture semplici visioni complesse

Un punto di debolezza, se visto con altri occhi, diventa punto di forza.

giovedì 6 giugno 2013

Tecnologia che ti aiuta ( o almeno ci prova)

Un'altro drammatico episodio di cronaca ha risvegliato una mia idea che maturava da tempo.
Un genitore ha dimenticato in auto il proprio figlio piccolo per ore, colpito da un black out mnemonico, e l'esito e` stato tragico.
Ma ci sono altri contesti in cui si rischia di perdere il proprio figlio. Solo pochi giorni fa abbiamo vissuto attimi di apprensione per una nostra amica che aveva perso il bambino di pochi anni tra la folla.
Oppure in spiaggia, ci si appisola al sole e il figlio nel giocare si allontana, e quando ci si risveglia subentra il panico.
Ci sono soluzioni?
Qualcuno ha annotato una proposta piuttosto complessa di un sensore da applicare al seggiolino che dia l'allarme in caso di auto ferma e di permanenza del peso del bambino sul seggiolino.
Troppo complesso.

C'e` una soluzione tecnicamente a mio parere molto semplice che puo` sfruttare un dispositivo diffusissimo e dalle enormi potenzialita` e una tecnologia anch'essa ampiamente diffusa: il cellulare e Bluetooth.
Sono gia` in commercio , non ancora in Italia credo,    dispositivi antifurto  che sfruttano la particolarita` della tecnologia Bluetooth di avere un range di copertura massima dai 10 ai 100 mt ( a seconda della versione tecnologica, e comunque  regolabile ) e che possono fare scattare un allarme in caso di superamento di questo range.
Allarme che puo` essere disattivato solo da una consapevole risposta dell'utente ( non un semplice click) che obblighi a rendersi conto di cio` che si sta facendo.
Perche` non diffondere l'uso di questi dispositivi? Costano poche decine di euro, inoltre  un adattamento del dispositivo ad esigenza piu` vicine a quelle di salvaguardia del bambino ( rendere il tutto impermeabile, ad esempio) potrebbe essere fatto da una azienda specializzata. Anche in Italia

Comunque nessuna soluzione tecnica puo` sostituire l'attenzione genitoriale, e nessun dispositivo puo` contrastare il fato, la casualita`, la distrazione.

martedì 4 giugno 2013

Emozioni dai libri



In questi mesi ho avuto sotto gli occhi due libri tra loro molto diversi, ma che sorprendentemente ho scoperto avere alcuni punti in comune.
In primo luogo si rivolgono entrambi a quel popolo di lettori che ancora non ha raggiunto la maggiore eta`,  adolescenti o  poco piu`, o comunque a chi non e` disposto a coprire di cinismo qualsiasi avvenimento del mondo, e concede alla speranza e ai buoni sentimenti ancora diritto di asilo nel proprio cuore.
Inoltre, anche se in modo diverso, la natura  e` coprotagonista: nel primo caso sotto forma di fiocchi di neve, nel secondo venendo catapultati prepotentemente sin dalle prime pagine nell'ambiente del Parco Nazionale d'Abruzzo.
Sto parlando de "La bambina dai capelli di Luce e Vento" di Laura Bonalumi, e de "Il passaggio dell'Orso" di Giuseppe Festa.
Laura sceglie la neve come filo conduttore di una storia di amicizia un po' speciale. E se la protagonista appare un po' improbabile ( vi sfido a trovare una ragazzina non interessata a  social network, nuove tecnologie, iPad e vari macinatori di musica ), la sua caratterizzazione e` funzionale a rappresentarne la solitudine.  Solitudine presente anche in alcuni dei personaggi dell'avventura degli orsi scritta da Giuseppe.
Anche l'ambientazione della storia sottilinea quel senso di solitudine, prevale infatti la cameretta della protagonista, teatro di rivelazioni extrasensoriali  che nulla tolgono, anzi in qualche modo accentuano la drammaticita` dello stato di coma in cui si trova la Bambina del titolo.
Drammatica situazione, raccontata pero` da Laura con la leggerezza degli occhi della protagonista, impreparata a confrontarsi con questa dimensione un po' onirica, ma determinata ad aiutare la Bambina.
Per tutti l'insegnamento e` lo stesso: quando si e` disposti ad aprire il proprio cuore, non si e` piu` soli.
Il passaggio dell'orso
Molto piu` aperto e solare il set de il Passaggio dell'Orso, e non poteva essere altrimenti, visti i paesaggi incantevoli del Parco.   Qui a prevalere come leit-motiv e` il rispetto della natura in tutte le sue forme. Vi sono echi aspri del migliore Mauro Corona ( Le voci del bosco ) nelle descrizioni della dura vita e delle attivita` dei guardiaparco, stemperate dalla naturale gentilezza di Giuseppe ( che oltre a cimentarsi come scrittore, e` frontman dei Lingalad, e educatore ambientale). E nel romanzo l'amore per la Natura trasuda e  diventa il tema dominante, con un messaggio per le nuove generazioni: il progresso non e` solo nelle nuove tecnologie o nel Web, ma nella capacita` di  entrare in relazione con gli altri esseri viventi, espressione di quella Natura nella quale siamo immersi e dalla quale attingiamo ingrati  a piene mani.
Due libri perfetti per ragazzi e adolescenti, ma che non guastano nella libreria di adulti ancora capaci di provare emozioni 
Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.