giovedì 31 gennaio 2008

Il curioso in libreria - Febbraio 2008

rubrica di libri et al.


La felicità non costa nulla ( a parte il prezzo di copertina).

Un seria e motivata critica al consumismo è in atto ormai da parecchi anni.
Essendo espressione del sistema capitalistico, nato dalla traformazione della società dopo la rivoluzione industriale, questa critica ha spesso avuto connotati fortemente politici ( il comunismo e il socialismo come argine al capitalismo, o viceversa ).
In un secondo momento movimenti meno politici, ma non meno schierati, più interessati peró alla giustizia sociale, specie nelle aree di quello che allora veniva chiamato Terzo Mondo, offrono oltre alla critica una proposta di “rivoluzione dal basso” cercando con i pochi mezzi a loro disposizione di contrastare i giganti economici, favorendo uno scambio economico improntato sull’equità e sulla solidarietà.
Fin qui, oggi, le analisi del sistema capitalistico, frettolosamente liquidate come ideologiche ( ok, anch’io semplifico molto, ma è per ragioni di spazio e per arrivare al nocciolo del mio ragionamento ).
Arriva però la Rete , e con essa una serie di potenti strumenti di comunicazione: mail , forum di discussione, blog ovvero diari in linea, spesso simpaticamente inutili, ma molte volte concentratori di attenzione su temi importanti ( uno per tutti, il discusso blog di Beppe Grillo - www.beppegrillo.it ).
E la Rete porta con sé una motivata e spietata critica al sistema del consumo così come architettato dai grandi gruppi economici mondiali. E il libro “Economia della felicità. Dalla blogosfera al valore del dono e oltre”, ed.Feltrinelli, dà conto di questa nuova stagione.
Nel suo interessante volume Luca De Biase, giornalista e blogger ( http://blog.debiase.com ) , curatore dell’inserto settimanale “Nova” del Sole24Ore, parte da una considerazione che banalmente riassumerei nel motto: “i soldi non danno la felicità”.
L’errore di fondo degli economisti è quello di pensare che la gente voglia soddisfare i suoi bisogni aumentando il possesso di beni quando in realtà vuole semplicemente essere felice.
Su questo inganno si basa la spirale economica che rincorre l’accumulo indiscriminato del prodotto interno lordo, e l’intero sistema, complici anche i media, si è fino ad ora adeguato a proporre questo come modello vincente.
Ma le nuove tecnologie liberano forze in grado di opporsi: forum di discussione che smantellano prodotti falsamente pubblicizzati, blog che catalizzano l’attenzione su temi sordidamente taciuti dai media tradizionali, teorizzazione dello scambio gratuito di contenuti, ritorno alla centralità delle relazioni tra le persone, basate sui principi della gratuità e della partecipazione.
Di questo nuovo rinascimento l’autore, con questo libro e con il suo blog, si fa alfiere.
C’è di che riflettere.

martedì 29 gennaio 2008

Persona e città

Mercoledì 30 Gennaio alle ore 19.00 Persona e Città presenta
"La contessina",
un film ambientato a Cernusco.
Saranno ospiti: Gian Piero Rossi (Regista), Elisabetta Ferrario (Scenografa ed ideatrice), Carlo Tarenzi ( Compositore musicale), Vittorino Cazzulani (Produttore ed ideatore), Lucia Razzini (Contessina Valentina Visconti di Saliceto) e Enrico Gilardoni (padre di Valentina).
Conducono Andrea Frabetti e Loris Navoni.
L'appuntamento è sui 93.9 FM o su rcs939.it in streaming.

Questa puntata tratterà due temi importanti per la nostra città: la copertura degli strumenti di comunicazione e informazione, che con questo esperimento è pressochè totale, e la ricerca storica locale e la sua diffusione per contribuire a ri-creare un'anima cernuschese, persa negli ultimi decenni di incremento "esogeno" della popolazione.

lunedì 28 gennaio 2008

Il valore della comunitá

Festa della famiglia. Centinaia di persone, intorno ai ragazzi dell’oratorio, si riuniscono per una celebrazione molto informale della bellezza di avere una famiglia.
Sto un po’ ai margini, giocare a tombola non mi entusiasma, poi sono arrivato tardi: preferisco stare a guardare, e chiacchierare con chi mi è intorno.
Tanta gente in teatro, per lo spettacolo dei ragazzi abbinato alla tombolata. Lo stesso sta accadendo nelle altre parrocchie. E negli altri paesi del milanese.
Gente che si incontra, magari dopo parecchio tempo. Ci si scambia un saluto, per dire “siamo qui ancora”; si riallacciano legami magari un po’ sfilacciati, perché in fondo, con tutte le differenze , di abitudini, di sensibilità, ci si sente parte di una comunità.
È il valore della comunità reale, concreta, che all’occorrenza sa contrapporre la propria voce ai cosiddetti poteri forti.
Da tempo si esalta il ruolo delle comunità virtuali che l’avvento di internet e delle nuove tecnologie ha permesso, semplificando lo scambio di idee e informazioni ad una velocità che prima pareva impensabile. Mail, SMS, blog hanno permesso di creare in pochissimo tempo movimenti d’opinione che stanno assumendo un ruolo fondamentale nelle dinamiche economiche e sociali del mondo intero.
Di tutto questo però, la comunità reale ne è la base e il complemento necessario ove attingere quello spirito di partecipazione che altrimenti risulterebbe asettico, astratto.
La forza di continuare ad andare controcorrente arriva soprattutto dallo scambio umano, dal comunicare con la voce umana, dalla stretta di mano e dall’abbraccio, dal riappropriarsi dello spazio dell’incontro e del confronto.

mercoledì 23 gennaio 2008

Memoria condivisa ed egoismo giustificato

Il sonno della ragione genera mostri (F.Goya)

Fra qualche giorno ricorre la Giornata della Memoria. Lo sforzo di chi ha promosso questa celebrazione è quello di offrire una condivisione della memoria degli anni terribili perchè questo non accada più. Ma è opportuno condividere anche le ragioni per cui si arrivò a quei terrifici giorni. E si scopre che a prevalere in quei momenti fu un misto di egoismo ed indifferenza, a tutti i livelli, sociali e politici, che permisero al demone dell'odio di prevalere su ogni cosa.
Così quello a cui si assiste oggi sembra un ripercorrere strade già tracciate.
Non solo per il manifestarsi di folli fenomeni di crudeltà efferata, ma anche per quel senso diffuso di caduta dei valori base della nostra società, espresso come indifferenza alle regole del vivere civile.
Ecco allora un correre a raccomandarsi per scalzare le graduatorie di ogni tipo, anche dell'asilo nido, pur di avere il posto garantito, o proporre uno sconto solo se non facciamo la fattura, o imbucarsi nel giro giusto per ottenere quel posto nel consiglio di amministrazione.
E poi un correre a giustificarsi, perchè la società è una giungla, e si deve sgomitare per avere un posto al sole, e che se non ci si fa furbi al giorno d'oggi, etc. etc.
Magari non si infrange nessuna legge, ma ci si fa beffe della comunità a cui si appartiene.
Che fare per contrastare questo atteggiamento?

martedì 22 gennaio 2008

l'orticello

Siamo chiamati a creare ponti, intessere relazioni, generare interessi comuni. Si fatica a lavorare insieme, non è semplice, ma se in più l'orizzonte è limitato dalla miopia di chi vuole coltivare solo il proprio orticello di impegni, allora la strada che si potrà fare è drammaticamente breve.

giovedì 17 gennaio 2008

Bianche montagne

Si svelano i confini del Nord:
come in antiche saghe,
dopo giorni bui,
la lama di luce dalla pianura
illumina
bianche montagne.

martedì 15 gennaio 2008

Persona e città

Domani alle 19.00 su RCS939 Radio Cernusco Stereo, 93.900 ( in streaming www.rcs939.it) condurrò Persona e Città. Tema: la nuova Voce Amica, nata dopo l'unificazione delle tre parrocchie cittadine nella Comunità Famiglia di Nazareth

giovedì 10 gennaio 2008

I tre fiori.

Una leggenda.


Ho pensato di fare un racconto che usasse alcune delle leggende delle nostre montagne, contaminandole con un pizzico di fantasy. Se volete, lo potete trovare in questa pagina, assieme ad altri racconti vecchi e nuovi. Questo e` l'incipit:


Risplendevano i fiori di croco nei prati vuoti dell'ultima neve.
Lavinia passeggiava tra le erbe, cantando.
A volte sostava, le punte dei piedi immerse nelle fredde acque
del disgelo, e le pareva di udire la voce delle anguane, le fate
dell'acqua, che dal ruscello dispensavano consigli e
ammonimenti.
Giovane era, e bella, la sua voce dolce come il mormorio del
vento tra le foglie del sorbo, il suo passo leggero come il regolo
che saltella sulla neve appena posata, la fama della sua
bellezza era giunta sino alla pianura.
Il popolo di Conturines l’amava, ed ella ricambiava il loro
affetto, dispensando carezze ai bambini e parole buone a tutti,
ma a volte la malinconia la prendeva, cessava il canto e fissava
l'orizzonte sino al calare del sole, sognando ad occhi aperti
terre lontane che non avrebbe mai raggiunto. (continua)

Buona lettura.

Emozione e innovazione

Sto imparando molte cose grazie al lavoro che sto facendo in questi mesi; tra le altre ho compreso ( lo dicono da anni, gli studiosi, dai tempi di Intelligenza emotiva di Daniel Goleman - 1995) che la sfera emotiva influisce fortemente anche sulle decisioni apparentemente razionali, e che spesso la chiave del successo di alcune persone sta nella loro capacità di sfruttare la loro carica emozionale.
Si è poi scoperto che l'emozione influisce la sfera della percezione, spingendo ad esempio all'acquisto di prodotti per le emozioni che producono sull'utilizzatore, più che per il servizio che svolgono ( Emotional design , di Don A. Norman ).
Anche i processi di innovazione sono guidati dall'emozione.
Non sono certo il tipo più qualificato per parlare di queste cose, però posso testimoniare che è una cosa che si percepisce anche nel piccolo, nel fai da te, anche nel riordino creativo della propria casa.
Provo quel tipo di soddisfazione che rasenta l'emozione quando traccio uno schizzo, o completo un brano, o mi viene una idea per il progetto che sto seguendo.

martedì 8 gennaio 2008

Cluetrain Manifesto: possiamo adottarlo anche noi

… gente della Terra
Il cielo è aperto verso le stelle. Le nuvole ci passano sopra notte e giorno.
Gli oceani si alzano e ricadono.
Qualsiasi cosa possiate aver sentito, questo è il nostro mondo, il posto in cui dobbiamo stare.
Qualsiasi cosa vi abbiano detto, le nostre bandiere sventolano libere.
Il nostro cuore va avanti per sempre.
Gente della Terra, ricordate.
E' l'incipit del Cluetrain Manifesto nella versione italiana tradotta da Luisa Carrada ( il mestiere di scrivere).
Propone un modo differente di vedere la pubblicità, il commercio, il business, alla luce ( anche ) delle opportunità che il Web offre.
Inutile dire che mi trova del tutto d'accordo. Quello di cambiare i paradigmi del commercio è uno dei passi importanti da fare per migliorare il mondo.
Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.