giovedì 28 maggio 2009

Scrittura gialla

Non mi era ancora capitato di intervistare a Persona e Citta` qualcuno che fa dello scrivere la sua professione.

Quello che Lello Gurrado ha detto dai microfoni della radio e` esattamente quello che ho letto da tutte le fonti che si occupano di scrittura ( creativa e non ): uno scritto e` frutto per l'1 % di ispirazione e per il 99% di traspirazione.

La tecnica e` cio` che permette all'emozione provata dall'autore nel momento del concepimento dell'idea di passare nel miglior modo possibile al lettore. E la tecnica si affina con lo studio, la lettura, e l'analisi critica del proprio lavoro.

Cosa che non fa il protagonista negativo del libro di Lello: "Assassinio in Libreria" (MarcosYMarcos), tutto compreso di se stesso, incapace di vedere al di la` del proprio ego. Certo che competere coi migliori giallisti italiani e internazionali....

Da leggere.

Chiedetelo in Libreria.

mercoledì 20 maggio 2009

Un giovane di 73 anni



Certo, l'immagine a pag. 132 di WIRED di giugno e` suggestiva, pero` l'uomo ( Bruno Murari, Scientific Advisor di STMicroelectronics, ad Agrate - trovate tutto nell'articolo che Wired gli ha dedicato) e` veramente cosi`. Appassionato scopritore di soluzioni, non solo fatte di silicio, da` filo da torcere a menti piu` giovani e scolasticamente piu` preparate di lui .
Ho avuto la fortuna di lavorare con lui per un periodo di un anno circa. Credo che abbia fatto suo il motto di Einstein "L'importante e` non smettere di fare domande".
Ottimo esempio per chi come me si trova, anagraficamente parlando, a meta` del guado.
Soprattutto per il futuro ;-)

martedì 12 maggio 2009

Un ragazzo impegnato



Non pongo molta fiducia nei partiti.
Specie se a guidarli e` una visione ideologizzata della politica, che fa dire l'opposto di quanto dice l'avversario "a prescindere" dalla positivita` o meno della proposta.

Credo che la complessita` umana non si possa categorizzare in schieramenti politici, e che debba prevalere l'attenzione alla persona rispetto ad interessi "vari".

Penso altresi` che ci siano valori dai quali non si deve prescindere e che tali valori debbano essere sostenuti con gli strumenti del dialogo e dell'ascolto anche delle ragioni degli altri.

Credo pero` nelle persone, che quasi sempre fanno la differenza.

E ci sono alcune persone che conosco e che si stanno spendendo per far si` che la politica guardi piu` al bene comune che al bene proprio. E tra questi c'e` Roberto Codazzi, Kuda, che si candida per le provinciali a sostegno di Filippo Penati.

Il mio augurio ( ma e` una certezza ) e` che Kuda possa essere alfiere di una promozione umana in politica cosi` come lo e` stato in questi anni, in Italia e nel mondo, nella vita reale e in quella "seconda" della rete.
( per info : www.kuda.tk )

giovedì 7 maggio 2009

La parola e lo sguardo















Sandro ha la parola.

Penetra nell’anima, attiva emozioni, ti invita a cercare Dio, soprattutto negli altri, anche se sono anni ormai che lo hai dimenticato.

Nelle parole di Sandro c’è tutta la sofferenza e la gioia del seguire Cristo sino in fondo.

Emilio ha lo sguardo.

Negli occhi chiari, dono di famiglia, si ritrova lo sguardo del padre felice per il figlio ritrovato, del padre in ansia alla ricerca di un futuro per i propri figli.

Il suo sguardo spiega l’accoglienza , l’apertura ad un rapporto con gli altri che non è fatto di dogmi, verita` assolute, o di costrizioni, ma solo d’amore.

Nel campeggio continuo che è la sua missione, Emilio conquista i cuori non con le parole, ma con l’esempio e con lo sguardo.

Perche` dico questo?

Perche` mi sento di dissentire in parte con chi afferma che la fede non deve dipendere dall’intensita` dell’emozione, o dall’innovazione posta nell’interpretare un rito , o da una declinazione non del tutto ortodossa dei riti stessi, specie se questi si fanno portatori di tradizione.

È vero, serve una fede adulta, che vada al di la` dei simboli e delle emozioni.

Ma è anche vero che la fede è una alchimia imperfetta tra ragione e cuore, con entrambe le componenti allo stesso livello di importanza.

E la fede si trasmette con le parole e con lo sguardo.



( nelle foto, i fratelli don Sandro e padre Emilio Spinelli )

martedì 5 maggio 2009

La famiglia ... anche quella non cristiana

Interessante l'articolo di G.A. Stella sul Corriere che presenta il libro di don Sciortino.
Se queste sono le premesse credo che mi leggero` il libro.
Che i francesi fossero messi meglio di noi nel sostenere la famiglia si sapeva ( anche molti italiani che lavorano la` hanno - per cosi` dire - abbondato con la prole come non avrebbero fatto in Italia proprio per le agevolazioni che hanno ).
Cio` che mi ha colpito e` la sottolineatura che sia la destra che la sinistra non sono state in grado di difendere questa istituzione che, prima di essere "cristiana" e` il nucleo naturalmente fondante di tutte le societa` umane, a partire dalle piu` primitive.
Questo a dimostrazione anche del fatto che se si affrontano i problemi del Paese e della Societa` con spirito ideologico o di parte, e non di servizio, di strada non se ne fa.
Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.