VRKSASANA, posizione dell'albero ( dal Web, proprietà dell'autore) |
Quando ci si approccia a queste e altre posizioni si comprende presto che l'equilibrio per il corpo umano non è un processo statico. Non è che una volta raggiunto il momento in cui tutte le forze gravitazionali che insistono sulle superfici del nostro corpo si equivalgono, allora si può restare indefinitamente in quella posizione.
La nostra maestra di Yoga ci spiega che in realtà l'equilibrio è un processo dinamico, , formato dal continuo aggiustamento delle parti del corpo, tendini, muscoli.
E' una continua ricerca.
Che non deve essere affrontata con la forza bruta, con la pretesa di affrontare questa sfida come un nemico da abbattere.
Lo yoga insegna che il risultato si ottiene assecondando il corpo, allineaando corpo, mente, anima; liberandosi dai preconcetti che, lungi dall'essere guide per una vita più semplice, invece si frappongono tra il nostro essere e il nostro profondo obiettivo.
NATARAJASANA posizione di Shiva re della danza (dal Web, proprietà dell'autore) |
Qualsiasi condizione della vita umana non è statica, cambia continuamente, per fattori esterni o interni ( una guerra, nei casi peggiori, o una spesa inaspettata, una grave perdita, così come un banale contrattempo, un dubbio, un ritardo).
Non si è mai "arrivati", non si è mai tranquilli, non si raggiunge mai uno status fisso e inamovibile, ma tutto è in movimento, impercettibile a volte, e ad esso ci si deve adeguare.
Si deve essere pronti ad agire, a spostare il baricentro della propria esistenza, a percepire i cambiamenti, prenderne coscienza e attuare azioni che permettano ancora di ritrovare l'equilibrio.
Questo è qualcosa che ci insegna lo yoga.
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