venerdì 21 settembre 2007

Allegoria


I libri sono tracce che segnano il cammino dell'uomo nella oscurità della foresta della storia.

Servono agli uomini per ricongiungersi col branco.

Chi non legge è destinato a perdersi.

mercoledì 19 settembre 2007

E' nata la stella, la Stella del Mattino ...

Sono confortato dal fatto che le opinioni che esprimo trovano riscontro in ambiti e ambienti ben più compententi: è il caso dell' Elogio della cultura popolare, dibattito riportato da Avvenire di domenica 16 settembre, nella rubrica Agorà. Con argomentazioni che derivano da una analisi ben più accurata della mia ( si veda il post del 31 agosto , della serie il Curioso in Libreria ) i partecipanti al dibattito cartaceo sottolineano l'importanza dell cultura popolare, a patto che non sia alibi ad uno svuotamento di contenuti del vivere quotidiano. Lo stesso si può dire della lingua italiana, che si dibatte tra slang e neologismi e l'arroccamento di certe frasi fatte dei soloni della cultura o dei politici. Ne fa un ritratto gustoso e intelligente Beppe Severgnini, con le sue Lezioni semiserie.

Stamattina mi è apparsa la Stella del Mattino, che ci accompagnerà nelle levatacce invernali. Mi ha ricordato una canzone, forse la prima composta da loro , dei Kiowa, storico gruppo cernuschese degli anni 80, arrivato alle soglie del successo e poi impossibilitato a compiere "il grande salto". Era un periodo di fermento, quello, con gruppi musicali che spuntavano come funghi e, come funghi, si scioglievano in breve tempo. Ho avuto anch'io la fortuna di esibirmi sui palchi dell'epoca per alcune volte, ma sempre con ensemble create per l'occasione. I due pilastri musicali dell'epoca erano, appunto i Kiowa e i Lokomotiv. Qualcuno di chi legge ricorda quali altri personaggi calcavano le scene a quell'epoca ( ricordo ad esempio un flautista che mi sembrava abbastanza bravo, ma non ricordo il nome .... no, non è il Cassa!).
Abbiamo rivisto alcuni componenti dei gruppi sopraccitati esibirsi alla festa per l'elezione di Eugenio a sindaco. Che sia il preludio per una nuova stagione?

martedì 11 settembre 2007

Gli occhi di Dio

Senti un rumore sopra di te. Roccette smosse che riacquistano un punto di equilibrio poco più in basso. Alzi lo sguardo, e stagliato contro il cielo vedi una sagoma scura.
Uno stambecco, ora immobile, osserva la valle. Poi volta la testa e i suoi occhi incontrano il tuo sguardo.
E scopri che non sono i suoi occhi che ti stanno a guardare.
Sono gli occhi di Dio, che attraverso l'animale vede le opere della sua Creazione.

giovedì 6 settembre 2007

Verso l’alto



Non chiederci perchè.
Non ora. Non qui. Non avremmo parole.
Da sprecare.
Nemmeno una, chè il respiro si abbrevia.

Non chiederci perchè.

Forse per il profumo della libertà
Che pervade l’aria appena superato il crinale
E scende sino alle valli
Risvegliando genti assopite nel buio.

Forse per l’odore acre della fatica
Che impregna i sentieri più erti
E che raggela la pelle
Al soffio di tramontana.

Forse per lo sferzare tremendo delle bufera
Che travolge tende, cuori e bandiere
Mentre il beffardo sospiro delle vette
Attira gli animi inquieti.

Forse per il gorgoglio sommesso
Dell’acqua che, tra le pieghe aspre e materne della roccia
Si mostra nuda, si offre
A chi si accosta bramoso di lei.

Forse per le linee convergenti delle pareti sul nulla.

Ma anche per il tortuoso ascendere
Del serpente senza fine dei sentieri
Che stringe in volute sensuali
I fianchi fecondi delle antiche terre

Non chiederci perchè.
Non ancora. Non fino a quando il cielo
Perderà i suoi colori,
E ci volteremo indietro, misurando i passi.
Allora, solo allora.
All’ultimo soffio
Troveremo.

Loris G. Navoni
Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.