domenica 20 dicembre 2009

Un senso al Natale

Dove trovo il senso del Natale?
Nelle luci e nella frenetica ricerca del regalo?

Troppo spreco e cose inutili.

Nel ritrovare amici e parenti, per fare festa insieme?

quanta ipocrisia trovarsi per un giorno facendo finta di niente dopo non aver parlato insieme per mesi.

Nell'iconografia e nella tradizione?

Ma se Babbo Natale e` frutto di una trovata pubblicitaria e il presepe ( con tutto il rispetto - ho fatto, e continuo a fare, presepi tradizionalissimi ) e` una versione edulcorata e romantica dell'evento drammatico di un parto in condizioni disperate.

Allora dove lo trovo?

Mi sto rendendo sempre piu` conto che la parola chiave per il Natale e` preoccuparsi.
Un genitore si preoccupa che i propri figli abbiano quanto serve alla loro crescita, cosi` come il Dio Madre si e` preoccupato dell'umanita` sino a incarnarsi in uno di noi.
Un amico vero si preoccupa di trovare una soluzione lavorativa per chi l'ha perso.
Un sacerdote rende concreta con lo spendersi fisicamente i concetti espressi nelle omelie, perche` preoccupato che tutti i fedeli possano vivere la comunita` della Chiesa.

Belle Parole...

Si` belle parole. non sono nemmeno sicuro di saper mettere in pratica quanto ho scritto. Ma so che la strada e` quella.



Strenna di Persona e Citta`: Le lettere di Babbo Natale



mercoledi` 23 dicembre, ore 19.00
a Persona e Citta`
letture da:
Le lettere di Babbo Natale
e
L'albero di Sofia

RCS 93.9

giovedì 17 dicembre 2009

La complessita` dell'innovazione

In un interessante gruppo di Linkedin, Front End of Innovation ( credo lo possiate leggere solo se iscritti ), mi sono trovato coinvolto nella discussione su come potessero entrare in relazione la complessità ( misurata) di un prodotto o processo e la sua valenza innovativa.

L’articolarsi della discussione mi ha portato a riflettere sul significato stesso di complessità rispetto non solo alla sua oggettiva presenza (ed eventualmente alla misurabilità ), ma anche alla sua percezione ( ad esempio per un sistema di grandezze un fenomeno è da considerarsi lineare, ma scalando le grandezze in gioco ecco che la complessità si manifesta) e alle sue applicazioni .

Ecco dunque esemplificati i tre differenti aspetti della complessita`:

1) la complessita` intrinseca di un dispositivo o del processo, ovvero il numero e le caratteristiche dei suoi componenti ( una bicicletta e` meno complessa di un computer, sia per numero di componenti che per il suo comportamento, che e` -quasi- sempre deterministico)

2) la complessità percepita, ovvero la capacita` di una user-interface ben progettata di “nascondere” la complessità intrinseca, permettendo all’utente un utilizzo del dispositivo senza sforzi o studi particolari

3) La complessità del background, tecnico-scientifico e culturale, dal quale l’innovazione proviene. Questo si definisce come l’insieme di esperienze e competenze acquisite dal singolo o dal gruppo di progettazione di un dispositivo o di un processo. Non implica che tutti i risultati del lavoro del gruppo o del singolo siano necessariamente innovativi. Quella che è veramente necessaria non è nemmeno , strettamente, la competenza tecnica sul determinato campo di applicazione considerato, quanto la capacita` di leggere attraverso di esso le leggi di più alto livello che ne governano la fenomenologia.

Come poi questa divisione, così come richiesto nella discussione, sia funzionale ad analizzare l’innovazione del prodotto o processo sulla quale è applicata, questa è una cosa che ancora devo scoprire.

Cronaca bianca a radio RCS

La prima esperienza in radio di una certa rilevanza ( ovvero qualcosa piu` di un intervento da ospite ) fu grazie ad un nostro educatore ( ora vecchio amico, che non ha perso l'entusiasmo per fare comunita`, anche nella piccola citta` di Pienza dove vive ) che ci coinvolse intorno alla meta` degli anni 70, in un progetto nel quale voleva portare in radio, sempre RCS, oltre alla solita cronaca nera, anche la Cronaca Bianca, ovvero tutte quelle notizie positive che spesso non trovano spazio nei notiziari.
Ripensavo a questo tirando un po' le conclusioni della conversazione di ieri sera in Radio RCS con i ragazzi Scout. Erano Luca, Federica e Miriam, ma rappresentavano non solo i loro amici scout, ma tutti i ragazzi che si impegnano nel migliorare il nostro mondo.


Loro, come tutti i giovani che mi e` capitato di ospitare in radio, sono pieni di entusiasmo, hanno grandi prospettive, coltivano grandi ideali.
Dovremmo dare piu` voce a tutte le cose belle che riescono a realizzare, contribuirebbero a far tornare la fiducia anche ai piu` sconsolati.

Sono certo che, come il mio vecchio amico, non perderanno l'entusiasmo.

venerdì 11 dicembre 2009

Persona e citta`: Educare allo Scoutismo




A Persona e Citta`
su RCS 93.9
www.rcs939.it

Educare allo Scoutismo:
velleita` anacronistica?

partecipano alcuni animatori del
gruppo Scout di Cernusco s/N
conduce Loris Navoni

mercoledi` 16 dicembre ore 19.00

in replica giovedi alle 5.30

Bilanci

Ho fatto un po' di calcoli.
Spendiamo almeno 112 euro al mese per giornali e riviste ( 8 euro per .
Se si aggiungono mensilmente alcuni libri ( escludiamo da questo calcolo il burst di agosto-settembre della scolastica ) , arriviamo a superare i 130 euro al mese, ovvero 1560 euro l'anno .
In assoluto potrebbe non essere molto, ( siamo in cinque in famiglia, sono 312 euro a testa, pochissimo di piu` di un ottantacinque centesimi al giorno) ma vi assicuro che sul bilancio familiare pesano.
Sorgono alcune riflessioni:
  • e` da considerarsi un investimento per la cultura nostra e dei figli;
  • la cultura ha un "peso", anche economico;
  • non e` detto pero` che tutto quello che leggiamo "faccia cultura";
  • considerato che in fondo leggiamo meno di cinque libri l'anno, non siamo forti lettori, siamo ancora nella media;
  • potremmo usare piu` spesso la biblioteca, ma siamo tutti affetti da bibliofilia;

A conclusione, ci teniamo questa tassa sulla cultura con la speranza che se non in termini economici, frutti almeno in capacita` di capire il mondo.
Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.