venerdì 24 dicembre 2010

Natale 2010

Sia che festeggiate la nascita del Salvatore, l'avvento del nuovo Anno, il solstizio d'inverno, il ciclo eterno delle Stagioni, vi auguro che questi giorni portino serenita` e siano tappa fondamentale nella lunga Avventura della Vita.

venerdì 17 dicembre 2010

Stelle di Natale: conclusioni e racconto

Interessante la serata di ieri sera: ha donato molte emozioni al pubblico presente e nonostante fosse stata preparata molto in fretta, come tutta questa prima edizione del concorso, organizzata in meno di due mesi - il primo mio post su FB  che avvisava del concorso risale al 21 ottobre, tutto ha "girato" quasi senza intoppi.
Forse solo quella campana tibetana ha suonato per qualche secondo di troppo.
Comunque complimenti ai vincitori e a tutti i partecipanti. 
In attesa che si trovi il modo di pubblicare tutti i lavori vincitori, inizio con quello di mio figlio - che non ha goduto del mio voto, beninteso,  essendomi naturalmente astenuto da quella votazione.
Che poi piu` che il premio, c'era la soddisfazione di essere letto, che e` la cosa principale per uno scrittore, anche in erba ( nessun riferimento al terzo classificato ;-) 


Eccovi dunque il racconto di Nicolo`, che mi pare anche un ottimo augurio di Buon Natale.




Olsen Olsen*

Era certo di non essere mai stato in quel luogo, per quanto gli sembrasse di riconoscerlo. Ma era tutto così mutevole, isolato dalla realtà, nulla rimaneva definito. Un vortice di sensazioni, entità vaganti nell'aria lo bersagliavano.
Vide un piccolo sentiero di terra battuta, infinitamente lungo.
Si mise in cammino.

All'improvviso un gelido vento gli sferzò sul volto; il paesaggio era cambiato, una fitta nebbia, una di quelle che portano profumi di altre ere, aveva ammantato un pontile. Le barche, dalle candide vele, si aggiravano come presenze oniriche nel mare di foschia.

“Buongiorno, giovanotto!” disse una profonda voce alle sue spalle. Proveniva da una figura umana  indistinta, pareva grassa, con un po' di pancetta. Ma non era sicuro.
“B-buongiorno!” rispose con un misto tra timore e reverenza.
Osservò la figura che si confondeva nei flutti della nebbia. Indossava un gilet vittoriano, col tipico cipollotto nel taschino.. No! Aveva una camicia hawaiana, anzi da boscaiolo. O era un cappotto invernale? Per quanto si sforzasse non riusciva a focalizzare il vestiario dell'uomo. Se uomo era.
“Beh? Dobbiamo star qua fino al giorno dell'Har-Mageddon o vuoi chiedermi cosa ci fai qui? Ti consiglio la seconda opzione visto che ho l'agenda abbastanza impegnata ancora per qualche eternità!”
“Chi sei?” chiese. “Domanda sbagliata, comunque dovresti saperlo.”
La figura si spostò lungo il pontile facendo roteare il bastone da passeggio. Era certo che prima non l'avesse.
Seguì quell'entità sopra le scricchiolanti assi di legno; decise che tanto valeva porgli la domanda: non sapeva che altro fare.
“Bene, allora mi potresti dire cosa ci faccio qui? Magari senza tanti misteri!”
“Sei qui perché tutti quelli nella tua condizione ci passano, o perlomeno in un luogo simile. Alla fine è l'idea che conta, non la forma.”
“Sì, ma quale sarebbe la mia condizione?” chiese. “Davvero non te lo ricordi? Guarda nel tuo subconscio, non posso aver fatto errori.” “Comunque sia ho una proposta per te, vorrei farti un regalo, un regalo speciale visto che oggi è un giorno a me caro: puoi tornare indietro.” Era titubante, non sapeva se accettare. “Avanti cosa c'è?” “Ohibò, cosa vuoi che ci sia avanti? C'è il futuro, ma anche l'incertezza! E molte altre cose belle, ma non mi sembri pronto.” Era indeciso. “Non so, non ho ancora capito chi tu sia per poter far questo!” “Oh, ragazzo mio. Certo che sei proprio un po' tocco. Ti rimando indietro, lo vuoi,  te lo leggo negli occhi.”
L'essere mosse le mani come se stesse tirando dei fili e una neve copiosa cadde immediatamente.
Vortici di fiocchi si scontravano tra loro come elettroni impazziti, il vento soffiava e lui non sapeva dove aggrapparsi.

Non lo vedeva più. Qualcosa lo sollevò da terra con dei risolini. Una decina di fate l'avevano preso e lo stavano buttando nel cuore della tormenta. Poi più niente.

Si risvegliò, tutto era bianco intorno a lui. Era in una camera d'ospedale.
“Buon Natale, caro!”, gli disse la moglie in lacrime.


*titolo di una canzone dei Sigur Rós dall'album Ágætis byrjun, che ha ispirato l'autore per il racconto. Il titolo e il testo sono in Vonlenska, una lingua inventata, fatta di sillabe senza un significato preciso. E' usato perlopiù usate per trasformare la voce in uno strumento musicale. E' vivamente consigliato l'ascolto durante la lettura.

Nicolo` Navoni

Meglio condividere che vietare

Claudio Gargantini sul suo blog, pubblica un articolo nel quale chiede spiegazioni riguardo alle spese fatte dal Comune di Cernusco per la installazione del presepe di p.za Gavazzi.
Non entro nel merito dei costi del presepe, immagino che gli assessori e il sindaco abbiano fatto bene i conti su dove investire e come.
Quella che mi lascia perplesso e che non mi aspettavo da Claudio  e` il seguente paragrafo:

E' corretto, ieri come oggi, segnare il territorio con simboli religiosi, che se importanti e condivisi da tanti non rappresentano il sentire di tutti, quasi che il luogo pubblico sia un continuum del sacro?
Secondo me no. 


A parte che pretendere di annullare del tutto la pubblicazione dei simboli cristiani ( la nativita` nello specifico, che guarda caso e` il motivo principe della festa ) significa non tener conto dei duemila anni di storia  che nel bene o nel male hanno avuto in Europa una  impronta culturalmente orientata al cristianesimo.  E con buona pace degli atei e degli ultralaici, e` cosa che non si puo` annullare, cancellare, obliare.


Ma poi, se l'ottica e` quella della pluralita`, anziche` vietare una presenza, io ne incoraggerei altre. A me farebbe piacere poter osservare segni e simboli ebrei, mussulmani, buddhisti, finanche neopagani, che rendono pubblica la loro fede in occasioni delle ricorrenze religiose loro proprie.

Questo si` sarebbe segno di pluralita` e di tolleranza.  Perche` in ogni caso dal sacro non si puo` prescindere, e la negazione di Dio e delle sue manifestazioni tra gli uomini, come in sostanza e` proposta dagli attivisti atei e dai fondamentalisti laici ( quelli che non vogliono sentir parlare di presepi in piazza e di benedizioni alla scuola, ma poi anch'essi approfittano delle ferie natalizie )   non puo` portare al divieto assoluto di rendere pubblico il proprio credo.  Si rischia di percorrere una china molto sdrucciolevole....

venerdì 10 dicembre 2010

Applicazione sinsemica ed esposizione

Attenzione: il seguente post e` stato aggiornato

Mio figlio minore, 8 anni, aveva da studiare per grammatica la composizione di una frase, ovvero successione di parole collegate tra loro, raggruppate in sintagmi, che esprimono un significato. Alla frase minima, soggetto piu` predicato, in grado di reggere da sola il senso, si possono aggiungere altri sintagmi detti estensioni.
Ho provato a tracciare un diagramma per sottolineare le relazioni tra i vari concetti, e ne e` uscito qualcosa che qui riproduco ( l'ombreggiatura a dx non e` voluta, e` un difetto dello scanner ):


Ho pensato fosse un bell'esempio di applicazione sinsemica: una serie di concetti enunciati sequenzialmente  sintetizzati in una immagine efficace dal punto di vista della comprensione ( magari piu` curata rispetto al mio schizzo). E che forse avrebbe dovuto, questo tipo di rappresentazione concettuale, essere utilizzato piu` spesso nella formazione.
Ma mio figlio deve essere in grado di esporre  verbalmente questi concetti, e  per farlo deve disporre di una eloquenza gia` formata ed un vocabolario adeguato. Ma da dove puo` provenire questa competenza? Mediamente, non dalla famiglia, che adotta se va bene uno slang  personalissimo sufficiente a sostenere una conversazione familiare non certo ad una esposizoione pubblica ( quando va male non c'e` nemmeno quello, ma solo una serie di imperativi , di solito negativi, atti a vietare  questo e quello ) . Nemmeno la TV  puo` essere d'aiuto, di solito essa fornisce per lo piu` aggettivi roboanti e frasi fatte.  In realta` parte del vocabolario necessario all'esposizione proviene proprio dal testo che li enuncia,  e dalle conversazioni con gli insegnanti, che stimolano la conversazione quindi l'uso proprio del vocabolario.
Dunque, che utilita` possono avere le schematizzazioni grafiche? Forse, ma qui a dirlo dev'essere qualcuno piu` esperto di me,  la memoria visiva riesce a evidenziare le relazioni tra le parti in modo piu` efficace, quindi  la comprensione del sistema e` piu` diretta.
Ne concludo che in senso educativo, le due espressioni ( grafica e letterale) sono complementari, soprattutto per la fascia di eta` sino alla adolescenza, durante la quale la capacita` espressiva si va formando.

Aggiornamento (14/12/2010) :

Ho chiesto a Leonardo Romei , uno dei curatori del blog Sinsemia ( http://sinsemia.wordpress.com/ ) se a quanto scritto sopra si poteva dare un senso alla luce dei loro studi, ecco la sua risposta giunta via mail:

l'idea della sinsemia è al momento soprattutto una prospettiva di ricerca, e non è così definita concettualmente da poter dire se una certa applicazione è corretta o meno. Posso dirti però che lo spirito mi sembra quello giusto anche se forse si può parlare più semplicemente di ragionamento diagrammatico.Rispetto al discorso che fai sulla verbalizzazione, secondo me il punto è che non necessariamente qualcosa per essere espresso deve esserlo attraverso le parole. Per spiegare un diagramma si può far ricorso ad un altro diagramma, od a un testo con testo alfabetico e schemi, il testo alfabetico non è il principe, vedi ad esempio i commenti sul blog al post sulle mappe mentali.
ciao, Leonardo

 Ringrazio Leonardo per il suo contributo, e vi invito a seguire spesso il blog Sinsemia, vi sono prospettive interessanti per chiunque voglia capire i meccanismi mentali che portano all'interpretazione delle espressioni grafiche.
La discussione resta aperta....

giovedì 2 dicembre 2010

Fame di libri

Potrebbe sembrare che sia affetto da sindrome da acquisto compulsivo, focalizzata ai libri. L'elenco dei desiderati e` piu` lungo di quanto le mie finanze possano permettermi, oggi. E la pila di libri in lettura o da leggere e` piu` alta di quanto le ore a disposizione mi concedano: il periodo di permanenza nella pila si conta in mesi,  non piu` in settimane.  Non e` proprio amore del libro come oggetto, di solito acquisto le edizioni economiche, anche se non mi trovo a mio agio con il libro elettronico, forse perche` ancora non ho avuto a che fare con un e-reader. E` piuttosto una sensazione di incompletezza che si colma nel momento in cui il libro lo apro, non quando lo acquisto, quasi che tramite le sue pagine possa saziare la mia fame di conoscenza. Non sempre e` cosi`, ma se alcuni libri sfamano, di altri resta un ricordo come di un piatto memorabile gustato in qualche occasione speciale. Tra questi voglio citare l'Ultimo Elfo, di Silvana De Mari, che sto rileggendo, e Le Chiavi del Regno, di A.J.Cronin. Libri che non sono mai indigesti.

mercoledì 1 dicembre 2010

C'e` speranza? non lo so...

Ho letto della  classifica italiana dei siti piu` cliccati, stilata da Yahoo! Italia 
 e al vederla ho pensato che noi italiani non e` che facciamo una bella figura: a parte il forte bisogno di comunicare rappresentato da Facebook al primo posto, ne esce un popolo che ha voglia di giocare, di seguire gossip e affrontare la vita supportati da illusioni a effetto placebo.
Ho dunque sperato che i paesi cui facciamo piu` riferimento potesse dare un quadro piu` serio,  ma la delusione e` stata grande: gli USA hanno nella top ten  sei su dieci  star dello spettacolo, gli inglesi pensano alla lotteria, ma anche al tempo, come da barzellette, solo i tedeschi nom  mettono sul podio ( i primi tre ) argomenti frivoli.

ITALIA

  1. Facebook
  2. Giochi
  3. Oroscopo
  4. Superenalotto
  5. Grande Fratello
  6. Belen Rodriguez
  7. Calciomercato
  8. Previsioni meteo
  9. Mappe
  10. Tarocchi

USA

  1. BP Oil Spill
  2. World Cup
  3. Miley Cyrus
  4. Kim Kardashian
  5. Lady Gaga
  6. iPhone
  7. Megan Fox
  8. Justin Bieber
  9. American Idol
  10. Britney Spears

UK:

  1. Lottery
  2. Job centre
  3. Weather
  4. Big Brother
  5. Cheryl Cole
  6. TV guide
  7. World Cup
  8. Train times
  9. Katie Price
  10. Horoscopes


Germania:
1. Routenplaner
2. Wetter
3. Telefonbuch
4. Spiele
5. Lena Meyer-Landrut
6. Horoskop
7. Lottozahlen
8. Währungsrechner
9. Fernsehprogramm
10. Immobilien

mi chiedo come si possa coltivare la speranza di un mondo migliore, leggendo queste classifiche...
Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.