lunedì 26 dicembre 2011

La saga di Christopher Paolini: piacevole, ma non capolavoro

Chi mi segue sa che spesso prendo il lavoro di Christopher Paolini ( Eragon, Eldest e oggi Inheritance ) come esempio non di cattiva scrittura ( chi sono io per dirlo? ) ma di abile operazione commerciale cha ha ricevuto  uno strepitoso successo, soprattutto tra i giovani lettori, ma che non ha aggiunto nulla , nessun soffio nuovo, al genere fantasy.
Sono perciò stato sorpreso quando uno stimato critico del calibro di Antonio D'Orrico su La Lettura ( domenicale di Cultura del Corriere della Sera)  ha tessuto lodi sperticate al suo ultimo romanzo. Qui trovate l'articolo completo. Pur ammettendo anch'egli di non essere un appassionato del genere, il critico si è lasciato andare quantomeno all'ingenuità  di pensare che tutto quanto letto fosse farina del sacco di Paolini. Invece nei suoi lavori ci vedo solamente un lavoro di rimescolamento di carte vecchie e prevedibili. E l'ho scritto come critica nel sito del Club de La Lettura. Sorprendentemente, sabato 24 me l'hanno pubblicato.





Spero che D'Orrico lo abbia letto.

giovedì 22 dicembre 2011

Un'ottima annata

A dispetto della crisi, vorrei davvero augurare, a me e a voi, che alla fine del prossimo anno tutti noi potessimo dire che e` stata un'ottima annata. Magari, come questa, non per il livello economico, o per le certezze sul futuro, o per il numero di giorni di vacanza fatti e cose di questo genere. Vorrei poter dire sempre che e` stata un'ottima annata per le esperienze che si sono fatte, per le persone incontrate, per tutte quelle cose che ci aiutano a crescere come donne e uomini, e ci accompagnano nel cammino che siamo, volenti o nolenti, invitati a fare.

venerdì 16 dicembre 2011

2012-2017: Quello che vorrei II

Cultura
 
La crescita culturale di una citta` deve essere il piu` possibile omogenea. Fatte salve le specifiche preferenze, si dovrebbe riuscire ad offrire proposte valide sia per l’elite culturale che per le famiglie, per gli anziani come per i giovani. Se ci fosse una TV cittadina, potrebbe fare concorrenza a quelle nazionali, almeno per quanto riguarda l’ambito locale. Abbiamo pero` altri strumenti mediatici, non sempre utilizzati al meglio. Esiste una radio che, seppur parrocchiale,  non viene utilizzata nel pieno delle sue potenzialita` e li` si potrebbero avviare sinergie con il comune e con altri enti ( penso ad esempio ai CAG, e la loro Web radio,  o alle scuole) non solo di Cernusco. Qualcuno deve pero` coordinare queste opportunita` e  chi meglio dell’Amministrazione comunale?
Penso ad una cultura diffusa, a proposte non solo  categorizzate in rassegne, ma integrate nel tessuto sociale, anche in quello imprenditoriale ( negozi che ospitano readings, che espongono opere, come gia` fatto, che sponsorizzano eventi non solo con il contributo, ma con una partecipazione attiva - un video sulla propria attivita` associato ad esempio ad un concerto potrebbe fare il botto).  Certo, anche in questo ambito, piu` che in altri e` necessaria una promozione brillante, Zacchetti docet, che porti a considerare le iniziative culturali da superflue, ovvero dedicate a chi ha tempo e voglia da spendere, a integrate nel tessuto della citta`.

Nuove tecnologie

La rivoluzione della comunicazione e` arrivata in Comune. Quasi 2000 persone seguono il sindaco su Facebook, mentre ormai la comunicazione ufficiale segue oltre ai classici canali cartacei, anche quelli telematici con l’ormai vetusto sito e tramite Facebook e Twitter. Gli hotspot gratuiti sul territorio di Cernusco sono ad oggi, credo, due, con l’obiettivo di salire a undici.
Purtroppo sul fronte strettamente amministrativo non abbiamo lo stesso fermento. Si potrebbe  introdurre una serie di procedure operabili direttamente in rete, senza far ricorso all’URP, con indubbi vantaggi da entrambi i fronti, operatori e utenti.  In questo senso una specifica attenzione deve essere dedicata alle modalita` di comunicazione con gli utenti, perche` spesso  le interfacce, anche quelle dei moduli cartacei, non sono fatte per essere comprese dalla maggioranza delle persone.
Degno di considerazione potrebbe essere anche la migrazione di parte dei pacchetti software a Open Source , iniziativa gia` avviata con successo da molte amministrazioni italiane, e che porta un notevole vantaggio economico, oltre che, in parte etico.
Come gia` detto, anche il sito ufficiale del comune necessita di un restyling, sempre nell’ottica di un maggiore avvicinamento alle necessita` e alle aspettative dei cittadini.

lunedì 5 dicembre 2011

2012-2017 : Quello che vorrei

Solare termico e mobilita`

Temo che negli scorsi anni sia stato fatto un errore di valutazione nella lotta all’inquinamento e nella promozione di soluzioni sostenibili. Mi sono reso conto, col tempo, e pensando a quali soluzioni potrebbero venir adottate da una nuova costruzione ( o in ristrutturazione), che l’eccesivo focus sul fotovoltaico ha fatto perdere di vista alcune considerazioni:
  1. Il fotovoltaico non risolve il problema dell’inquinamento locale, perche` la rete distributiva concentra eventualmente l’inquinamento alla fonte, confinandolo all’interno delle centrali dove dovrebbe essere piu` semplice il controllo e l’abbattimento.
  2. L’inquinamento locale e` dato da due principali fattori: il riscaldamento degli edifici e la mobilita`.
  3. L’adozione del solare termico spinto ( ovvero non solo per l’acqua sanitaria ma anche per riscaldamento ) a fronte di un impegno iniziale permetterebbe un notevole risparmio in termini economici ai cittadini ed un efficace abbattimento delle emissioni inquinanti, con beneficio per l’intera citta`
  4. La diffusione di veicoli non inquinanti e` guidata da considerazioni di ordine economico mondiale, rispetto alle quali l’ambito locale non puo` dare risposte ( se non comprare due o tre auto elettriche) ; se ne deduce che soluzioni per la mobilita` possono essere solo espresse in termini di contenimento della stessa ( isole pedonali, targhe alterne, blocco del traffico).
  5. Un’accelerazione nel sostenere la mobilita` dolce e` auspicabile:  non solo piste ciclabili in piu`, ma una infrastruttura che ne agevoli l’uso , ad esempio specchi negli angoli ciechi, pavimentazione adeguata, servizio di portabiciclette ( mancanti davanti alla scuola Manzoni, tanto per citarne uno ) magari dotati di tettoie,  zone a traffico moderato ( ancora via Torriani) , ecc.


Mi aspetto che la prossima amministrazione si  sappia orientare verso la ricerca  di soluzioni efficaci  che possano aiutare la citta` a superare agevolmente situazioni di emergenza come quella di questi giorni.

giovedì 1 dicembre 2011

Nuovi linguaggi

Provando a togliere link e formattazioni, i linguaggi usati dagli strumenti del Web sono ben strani.
Un grazie a Roberto, Luigi, Jacopo per l'involontario coinvolgimento


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venerdì 25 novembre 2011

Qualcosa da dire

Quando ho iniziato l'avventura di questo blog, quasi cinque anni fa ( aprile 2007 il primo post) non sapevo bene cosa vi avrei scritto sopra.  Non sono un appassionato politico e l'analisi delle vicende istituzionali mi riesce difficile,  ne' un amante del calcio giocato ma soprattutto parlato; non ho attivita` lavorative ne' volontarie fonte di ispirazione per i miei blog ( non che non ci sia niente di interessante in quello che faccio, ma spesso non può essere di interesse comune - il dominio di interesse è piuttosto stretto ).

Del resto non volevo essere puramente autoreferenziale, scrivendo solo ed esclusivamente di me, dei miei pensieri e dei miei scazzi. Sarei apparso un po' troppo narcisista ( un po' lo si e`, ogni volta che si decide di mettere la faccia in qualche iniziativa con un minimo di pubblico) e,  alla lunga, noioso.

 Ma non ho pianificato a tavolino quale sarebbe stato il mio tratto caratterizzante, non ho pensato quali argomenti trattare, con che stile, con quanta vis polemica. No, semplicemente mi sono messo a scrivere, perche' avevo qualcosa da dire. Col tempo ho meglio delineato le caratteristiche di questo blog, che e` quella di cercare chiavi per capire quello che ci circonda, soprattutto nell'ambito della comunicazione tra le persone  (senza tralasciare altri temi a me cari, la letteratura, ad esempio).

Non so se sto riuscendo nel mio intento, ma ci provo.

L'esplosione di FB ha rivelato invece un aspetto interessante. La scarsita` di temi che la gente vuole condividere in una discussione. Se si tratta di riprendere temi proposti da altri, o meglio ancora, ripubblicare senza quasi commenti idee - soprattutto sceme - provenienti dalla Rete, concetti o memi (unità auto-propagantesi) che sostengono un pensiero debole, il piu` delle volte istintuale, qualunquista,  che solleciti la parte di noi che privilegia il massacro dei cristiani al colosseo piuttosto che la tragedia a teatro, allora tutti li` a postare.

Quando pero` e` necessario contribuire con un pensiero proprio,  sostenere una tesi che si fa propria non solo dal display del PC/iPhone/iPAD, ma nache nella vita fisica, quella di carne e sangue, allora il numero di attori si riduce ad uno sparuto gruppo, di solito quelli che gia` sono attivi anche off-line in associazioni, istituzioni, etc.

Perche` questo? Mancanza di idee? Pigrizia?

Credo un po' tutte le cose, la paura di uscire dalla tribù con idee anticonformiste, il timore di perdere il proprio ruolo all'interno del sistema tribale, la fatica di esprimere con pensieri compiuti concetti che pure potrebbero essere ben radicati nella propria esperienza. O peggio, il vuoto nella vita di espressioni sociali più estese di quelle puramente legate alla parentela. Alla morte delle relazioni  sociali nel mondo fisico, quello telematico può supplire solo in parte.
Ma se non ci sono conversazioni, che socialità si può realizzare?
Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.