venerdì 25 agosto 2017

Complessità, estetica, amore

Appunti di viaggio


In questi giorni di vacanza sarà capitato a molti di ammirare opere d’arte e d’ingegno, sia architettonico che ingegneristico, e di provare un qualche grado di emozione.
Più l’artista è stato bravo nella ideazione e nella realizzazione dell’opera, (cioè se l’opera riflette in modo chiaro e efficace l’idea iniziale dalla quale è scaturita), più l’emozione è grande.
Inoltre, solitamente una maggiore complessità del linguaggio espressivo determina un maggior sforzo di interpretazione ( per questo è utile l’ausilio di guide cartacee, multimediali o in carne e ossa).
Risolto questo sforzo, la mente prova soddisfazione per il raggiungimento di un risultato e questo stimolo positivo verrà sempre associato a quell’opera d’arte.
Del resto la complessità può essere caratteristica di un rapporto amoroso.
Si può certamente apprezzare una persona per la sua bellezza o per qualche caratteristica speciale (essere fan di Usain Bolt per le sue performance atletiche o di Katy Perry per le sue canzoni oltre che per la sua avvenenza), ma si ama una persona nella sua completezza e complessità, cosa difficile da cogliere attraverso i media.

Confrontarsi con un opera d’arte costringe a mettersi in relazione con l’autore, abbattendo la distanza temporale tra lui e noi. Interazione che è tanto più importante quanto più lo è l’opera che stiamo ammirando. In questi casi è come se si svelasse la complessità del pensiero dell’artista, come se si mostrasse senza pelle, senza protezioni. E si resta sgomenti di fronte a tanta grandezza.
Lo ho provato qualche anno fa al cospetto della Nike di Samotracia, o di Amore e Psiche di Antonio Canova, lo ho provato poche settimane fa nella basilica della Sagrada Familia. Essa si apre ai nostri occhi come un vero e proprio faro, un enorme rappresentazione  del mondo esteriore a spiegazione del mondo interiore, spirituale.

Ci si sente avvolti, protetti dalle linee ardite e complesse delle colonne e delle volte, sorpresi dalle geometrie insolite, ma allo stesso tempo proiettati nel mondo, collegati con tutti gli uomini della terra mediante i grandi flussi di luce che invadono gli spazi interni, si  espandono  rimbalzando sulle pareti, sugli archi, frangendosi sulle cortine e sui cordoli, riflettendosi sulle ceramiche.
E tutto questo è specchio del pensiero profondo dell’architetto Antoni Gaudì, che è stato in grado di renderlo universale attraverso un linguaggio comprensibile a tutti.

Esporsi alla bellezza moltiplica  la nostra percezione, espande i limiti della nostra coscienza oltre che della conoscenza, trasforma le informazioni in emozioni. Sta a noi alimentare questa percezione e farne strumento utile nel vivere quotidiano.


mercoledì 9 agosto 2017

Ogni cosa è collegata


Prendo in prestito, parafrasandolo, il titolo di quel libro di Jonathan Safran Foer  ("Ogni cosa è illuminata") che giace  ancora sul mio comodino, surclassato da altri che mi hanno con più forza attirato.
A prescindere dalla mia scaletta di lettura, anche questo libro affronta il tema delle relazioni. Il protagonista, "l'eroe", cerca in Ukraina le radici della propria famiglia, e così facendo condivide la sua esperienza di ricerca con rocamboleschi personaggi che dovrebbero fargli da guida. Un intreccio di relazioni del passato che suscitano il mettersi in gioco di oggi , e le relazioni che ne derivano.
( Digressione: anche in "Cloud Atlas, Atlante delle Nuvole, di David Mitchell per certi versi, si tratta il tema citato dal titolo di questo post )
In effetti trovo il tema della relazione in ogni documento in cui mi imbatto. Di Rovelli e della descrizione della realtà fisica dello spazio-tempo come conseguenza di quanti di energia che sono in relazione tra loro  ho già parlato qui.
Ma anche l'ultimo libro letto, La saggezza degli alberi, di Peter Wohlleben, contiene una importante rivelazione per chi come me, pur amandoli e in grado di riconoscerne qualche specie, è sostanzialmente analfabeta in fatto di biologie e etologia degli alberi.
Essi comunicano con un linguaggio articolato e complesso, fatto di molecole  odorose come reazione ad aggressioni, che vengono avvertite dai cospecifici sottovento, radici intrecciate che scambiano sostanze. cambiamenti nella chioma in risposta a eventi atmosferici. Di queste informazioni traggono vantaggio non solo i cospecifici, ma anche altre essenze vegetali e molti degli organismi animali che vivono , letteralmente , all'ombra degli alberi. Pure gli uomini, quelli esperti, che conoscono il linguaggio degli alberi, traggono informazioni utili, ad esempio alla manutenzione del bosco.

L'informazione si trasmette da una specie all'altra e ogni essere deve mettere in relazione quell'informazione con le sue necessità e con la conoscenza pregressa.

La conoscenza stessa è relazione. Ogni elemento  informativo viene messo in relazione con gli altri affinchè si possano sviluppare considerazioni  di buon senso, osservazioni della realtà o leggi fisiche.

Le idee stesse nascono dalle interazioni. Non sono pensieri della nostra mente che indipendentemente da tutto o a fronte di profonde riflessioni, si manifestano improvvisamente facendoci esclamare "Eureka!" come il buon Archimede.
Come afferma  Steven Johnson nel suo  Dove nascono le grandi idee, "la fortuna arride alla mente interconnessa".
Nella storia dell'umanità le grandi scoperte e invenzioni sono frutto di un laborioso  rimescolamento di conoscenze, di collaborazione tra individui, enti, organizzazioni, a volte voluta, più spesso inconsapevole. di scambi di informazioni.
Dettagli prodotto

Nella sua esposizione, l'autore esamina l'evoluzione delle idee vincenti  in base ad alcuni concetti, tra cui:
  • l'adiacente possibile, ovvero i limiti di ogni processo evolutivo, per cui non puoi passare direttamente da un organismo unicellulare ad un elefante, così come non puoi inventare la ruota e il giorno dopo essere in grado di progettare una Ferrari. In  questa ottica un  pensiero nuovo poggia su basi consolidate, raramente può fare "salti";
  • la rete liquida, un ambiente in cui siano possibili molte interazioni favorisce la nascita di idee, come il brodo primordiale ha favorito la nascita degli aminoacidi della vita;
  • exattazione,  una caratteristica nata  per un determinato scopo viene utilizzata per un'altra funzionalità ( le penne, nate nei rettili per mantenere il calore corporeo, diventano  strumenti per il volo, il torchio usato per la spremitura dell'uva diventa strumento indispensabile per la stampa);
Computer e rete, inoltre, (essi stessi frutto di grandi idee nate da interazioni di menti, concetti, situazioni, oggetti) hanno in questi tempi recenti dato la possibilità di moltiplicare la capacità umana di ideare nuovi scenari, immaginare nuove invenzioni, fare nuove scoperte.  A patto di tenere la mente bene aperta.

Tenendo conto di tutto questo, aumentare la consapevolezza che  ogni cosa è collegata, che il pensiero si  poggia sulle "spalle  dei giganti" di ieri, ma anche sugli uomini di oggi  amplia e migliora la considerazione che si ha  del mondo.                    




Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.