lunedì 30 novembre 2009

L'amministrazione come promotore di educazione civica: la replica dell'assessore

Mariangela Mariani, assessore allaCultura del Comune di Cernusco, risponde al post di qualche giorno fa e ai commenti correlati, sulla responsabilita` educativa di una amministrazione pubblica.
Ringrazio del contributo , che qui riporto:
Per quanto riguarda gli spazi di aggregazione, aver reso "viva" e sempre più frequentata la Casa delle Arti che fino a due anni fa pochissimi cernuschesi conoscevano, aver rilanciato e sostenuto una stagione di Prosa che oggi fa fare il tutto esaurito all'Agorà, aver realizzato nei parchi cittadini (riqualificati) manifestazioni dedicate ai bambini come le apprezzate feste degli Aquiloni, non è poco. Certo si può fare di più ma, per chi non aveva mai avuto a che fare con la macchina amministrativa, aver realizzato, entro la metà del mandato, buona parte di ciò che si era impegnato a fare credo sia un risultato che vada riconosciuto; è anche chiaro, vista la situazione che ci siamo trovati a gestire, che sociale e viabilità sono stati gli ambiti in cui si sono investite prioritariamente più risorse. Nella seconda parte del mandato ci sarà modo di rispondere anche alle altre esigenze della città.
Sono assolutamente convinta che le scelte amministrative debbano avere un significato volto a far crescere da un punto di vista civico e culturale la città; a partire dal sindaco, non penso ci siano dubbi sul fatto che questa sia la nostra idea: lo si può vedere non solo dalle scelte fatte per le iniziative teatrali o musicali (non ultima il concerto "Non muri ma alberi" che, in occasione dei 20 anni dalla caduta del muro di Berlino ha offerto un messaggio di pace contro tutte le barriere tra i popoli) ma anche dalle iniziative sulla Costituzione, quelle per rinnovare la Memoria, quelle per far crescere nella città il dialogo tra le diverse culture, quelle rivolte agli studenti sui temi dell'ambiente e della legalità. Iniziative promosse insieme da assessorati diversi perchè tutti abbiamo ben presente di avere una responsabilità non solo di tipo strettamente amministrativo, ma educativo-culturale.

Concedetemi solo una considerazione ulteriore, e non strettamente legata alla situazione della nostra citta` ( come avrete capito, di solito cerco di trarre da quello che osservo una sorta di regola generale ) : tutto sommato per un assessorato alla cultura, essere promotori di una proposta un po' piu` seria che invitare tronisti e veline non dovrebbe essere poi cosi` alieno dalla propria natura. Diverso e` per il bilancio ( ma so che qui da noi si lavora al bilancio partecipato ) o per l'urbanistica, dove i "contenitori" devono essere riempiti di significato.
Insomma siamo proprio sicuri che la stessa tensione per una evoluzione positiva della citta` che muove Mariangela ( non solo lei, tutti coloro che operano a vario titolo per la cultura a Cernusco, ma in questo caso ella fa da portavoce ) sia presente nel resto degli amministratori? E con quanta consapevolezza?

venerdì 27 novembre 2009

Sindaco, educazione, complessita`

Tra le domande e le considerazioni non fatte l'altra sera, nel corso della trasmissione Persona e Citta` che ha visto come protagonista il sindaco di Cernusco s/N, Eugenio Comincini, intervistato dal sottoscritto e da Andrea Frabetti, ce c'e` una in particolare che e` germogliata a lato del tema principale. La considerazione e` la seguente, proveremo qui ad illustrarla confidando poi nell'accensione di un dibattito su questo blog o in altre sedi.
Le forze politiche che guidano l'amministrazione di un comune ( ma anche di enti piu` vasti ) devono porre , nelle linee guida che sfociano poi nella stesura e realizzazione di un programma di governo anche una declinazione di quest'ultimo in senso educativo?
In altre parole, gli amministratori devono anche preoccuparsi di accrescere il senso civico e le capacita` di analisi e discernimento dei propri cittadini? E agevolare tutte quelle espressioni sociali e culturali che aiutino i cittadini a formare una propria coscienza critica, ad accrescere la cultura, personale e di comunita`, ad evolvere in senso positivo come citta`?
Io credo che la risposta non possa che essere affermativa. Credo che lo sviluppo di una comunita` civica non passi solo dall'urbanistica o dalla prontezza nell'affrontare le emergenze, ma anche nel miglioramento della condizione culturale dell' intera citta`, dal quale possono scaturire nuove idee e anche maggiore coesione sociale.
Credo in un circolo virtuoso che deve necessariamente partire da chi, per situazioni contingenti ha le capacita` e il potere di indirizzare ed avviare lo sviluppo.
E questa non e` una visione paternalistica o da "illuminato".
Proponendo un ardito parallelo con la teoria della complessita` ( come gia` altre volte, avviso agli scienziati: non pretendo di essere corretto, ma faccio uso con molta liberta` del modello mentale per giustificare il mio ragionamento ) il sistema complesso rappresentato dalla citta` esprime comportamenti emergenti in quei cittadini deputati a regolare la vita della comunita`. Da questi comportamenti emergenti, ( le iniziative politiche ) devono scaturire quelle azioni volte a garantire la sopravvivenza e lo sviluppo della comunita` stessa.
Si badi bene, come in un "vero" sistema complesso, la preoccupazione non deve essere nella gestione punto per punto delle iniziative di impronta culturale ed educativa, ma nella creazione di un ambiente favorevole ad una evoluzione positiva di tutta o gran parte della comunita`.

martedì 24 novembre 2009

Il coraggio di non accontentarsi


Potrei accontentarmi. Fare di necessita` virtu` , adattarmi al lavoro che sto facendo, vivere la vita che sto vivendo, senza stimoli che non siano quelli artificiali forniti dalla televisione, aspettare di anno in anno l’avvicinarsi della pensione, pensare a sistemare i figli, accontentarmi della casa che ho. Accontentarsi.

Però a volte non basta. Vorrei cambiare casa, o trovare una attivita` che dia veramente un senso alla vita, o semplicemente un nuovo lavoro più soddisfacente, oppure dedicarmi ad un hobby che dia un senso alle ore di tempo libero.

Ma la realizzazione di un desiderio, senza bacchetta magica, comporta fatica.

Eppure, vedo intorno a me esempi che mi confortano.

Vedo persone che non si accontentano, che cercano più senso per la loro vita, e per fare questo rischiano, sconvolgono il proprio senso del quotidiano in nome di valori più alti di una pantofolosa serata o di uno stordimento di finesettimana.

  • Vedo una amica, Cristina, con una vita impostata a servire il Signore presso una congregazione religiosa dalla vocazione educativa decidere che l’esperienza pur bella di condivisione con chi in fondo ha già a disposizione modelli di riferimento non è sufficiente a dare un senso alla sua vita. Con fatica e sofferenza lascia la congregazione e fa partire una scuola popolare nel quartiere di Scampia, Napoli, per ragazzi il cui solo modello educativo è quello dato dalla criminalita`. Il coraggio di non accontentarsi.
  • Vedo un professore di istituto tecnico, prof. Antonio Cantaro, non accontentarsi delle sue lezioni, ma lavorare alla diffusione di un modo più intelligente di sfruttare le tecnologie informatiche, diffondendo il software libero e l’approccio alternativo a Windows, rappresentato da Ubuntu . Il coraggio di non accontentarsi.
  • Ricordo un sacerdote della pastorale giovanile ( allora però non si chiamava così) che avrebbe potuto “fare carriera” diventando parroco ma che invece decide di passare alcuni anni in Africa, fidei donum, perche` forse non era sufficiente parlare di condivisione se non la si pratica sino in fondo. Il coraggio di non accontentarsi.

Non è difficile aver voglia di qualcosa di più per la propria vita e per quella dei propri cari, il difficile è realizzarlo.



Mai

ti si concede un desiderio

senza che anche ti sia dato il potere

di farlo avverare.

Può darsi tu debba faticare

per questo,

tuttavia.

(R.Bach, Illusioni )

lunedì 23 novembre 2009

Persona e citta`: Bilancio della giunta Comincini

Mercoledì 25 novembre ore 19.00

a Persona e Città

ospite il Sindaco di Cernusco, Eugenio Comincini

con "Il punto a metà mandato".

Conducono Loris G. Navoni e Andrea Frabetti.

Replica Giovedì ore 6.00.
L'appuntamento è sui 93.9 in FM o in streaming su rcs939.it

martedì 17 novembre 2009

Persona e citta`: invito a Teatro

su RCS 93.9
www.rcs939.it
mercoledi 18 novembre ore 19.00
Invito a Teatro:
La Stagione 2009/2010 dell'Agorà
Ospite Palma Agati ed alcuni dei protagonisti
conduce Andrea Frabetti

giovedì 12 novembre 2009

Piccolo insegnamento da una rock band

Gipo, ieri sera, a conclusione della puntata di Persona e citta` che lo ha visto come unico ospite a rappresentanza del suo gruppo, i Kiowa, si e` un po' stupito nel sentirmi cercare un insegnamento dalle cose molto semplici ( ma non banali perche` e` la storia di gran parte della vita sua e dei suoi amici ) che ha detto riguardo il gruppo e le motivazioni che hanno portato alla riunificazione .
Eppure anche nella reunion dei Kiowa ci leggo qualcosa.
Che si puo` riassumere in una frase.
Non importa quello che ti succede, non importa se la vita ti dona alti e bassi, quello che conta e` che se credi fermamente in qualcosa, ecco, quel credere ti aiuta a vivere.
Cosi` e` stato per loro con la musica, cosi` puo` essere per qualsiasi attivita` o passione.
L'importante e` che sia fatto per passione, senza secondi fini.
Perche` la passione salva.
"E se canto quassu` e` per viver di piu` per andare un po' piu` in la...'"

mercoledì 11 novembre 2009

Madrugada II


(ore 6.00 di questa mattina )

Orione splende
prima della luce
e un richiamo antico
smuove la brina dai rami.
Al silenzio si sovrappongono
i primi risvegli.
La citta` si scuote
e ricomincia il giorno.


martedì 10 novembre 2009

i Kiowa a Persona e citta`

(se clicchi sulla foto vai sul sito dei Kiowa)


mercoledi 11 novembre ore 19.00
a Persona e citta`
Oggi esplode il mio domani:
il ritorno dei Kiowa

partecipano alcuni componenti dello
storico gruppo rock
conduce Loris Navoni
su RCS 939
www.rcs939..it

in replica giovedi 12 ore 6.00

martedì 3 novembre 2009

Innovazione laterale

E` affascinante trovare nuove strade da percorrere, che portano a paesaggi mai scoperti prima.
E anche nei processi di innovazione ci sono strade diverse da percorrere. Una di queste e` proposta da Roberto Verganti, su Nova24 del 29 0ttobre e sul suo libro: "Design-Driven Innovation" (qui la recensione).
La tesi e` che non esiste solo l'innovazione user-centered orientata a soddisfare quello che il cliente chiede, e che necessita di un processo di investigazione che produce micro-innovazioni, sempre con il rischio di venir sopravanzati dalla concorrenza.
Verganti introduce un modo di innovare che guarda "outside of network, dove gli altri non stanno guardando, venendo a contatto con un ampio ventaglio di interpretazioni" e attingendo non ad analisi di mercato o altro, ma alla propria cultura personale, che e` un "bene enorme, costruita e nutrita in anni di esperienze, immersioni, interazioni con interpreti innovativi e radicali". E` grazie a questa cultura, e non alla risposta di esigenze che l'utente non conosce ancora , che sono nati prodotti come la Wii o l'IPod. Vincenti.

Persona e citta` su RCS 939

Mercoledi 4 novembre ore 19.00
a Persona e Citta`
Donne e violenza
una ferita nel cuore della societa`
ospiti: alcune rappresentanti del Gruppo UDI 'Donnedioggi'
conduce Andrea Frabetti
su RCS 939 in streaming su www.rcs939.it
in replica giovedi` ore 6.00

domenica 1 novembre 2009

Santi Laici

Difficile ricordare, in questo tripudio di streghe e personaggi horror, che lo scopo originale di questa festa sia ricordare i santi, quelle persone apparentemente normali o incredibilmente speciali che hanno lasciato una impronta sensibile nella storia del cristianesimo, e che vengono indicate come esempio da seguire.
Tuttavia comprendo che non e` facile , eccettuato alcuni casi, farsi catturare dalla vita di personaggi lontani da noi soprattutto nel tempo .
Più facile è riferirsi a persone rette e generose con i quali abbiamo condiviso esperienze mediaticamente ( uno per tutti, Giovanni Paolo II ) o in modo diretto. E non é necessario leggere la santità in essi in senso strettamente cristiano: forse che Gandhi, indu`, o M.L.King, pastore protestante, non sono da considerarsi santi? Ma sono le persone che hanno percorso le nostre stesse strade, che hanno conosciuto persone a noi vicine, o ci sono stati vicini essi stessi che più segnano la nostra vita. Nella normale, quasi banale quotidianità dell'esistenza, la luce che riceviamo da chi non si arrende alla mediocrita` del vivere, ma cerca passioni e motivazioni e le condivide con gli altri, ci segna una strada da percorrere.
Allora ricordiamo Nicola, Mara, Angelo, Roberto, Dino, Maria Rosa, Antonio, Carlo, Gino, e insieme alla nostalgia per la loro assenza possiamo coltivare la consapevolezza che, seguendo le loro orme, impariamo ogni giorno a diventare donne e uomini migliori.
Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.