E` affascinante trovare nuove strade da percorrere, che portano a paesaggi mai scoperti prima.
E anche nei processi di innovazione ci sono strade diverse da percorrere. Una di queste e` proposta da Roberto Verganti, su Nova24 del 29 0ttobre e sul suo libro: "Design-Driven Innovation" (qui la recensione).
La tesi e` che non esiste solo l'innovazione user-centered orientata a soddisfare quello che il cliente chiede, e che necessita di un processo di investigazione che produce micro-innovazioni, sempre con il rischio di venir sopravanzati dalla concorrenza.
Verganti introduce un modo di innovare che guarda "outside of network, dove gli altri non stanno guardando, venendo a contatto con un ampio ventaglio di interpretazioni" e attingendo non ad analisi di mercato o altro, ma alla propria cultura personale, che e` un "bene enorme, costruita e nutrita in anni di esperienze, immersioni, interazioni con interpreti innovativi e radicali". E` grazie a questa cultura, e non alla risposta di esigenze che l'utente non conosce ancora , che sono nati prodotti come la Wii o l'IPod. Vincenti.
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