Difficile ricordare, in questo tripudio di streghe e personaggi horror, che lo scopo originale di questa festa sia ricordare i santi, quelle persone apparentemente normali o incredibilmente speciali che hanno lasciato una impronta sensibile nella storia del cristianesimo, e che vengono indicate come esempio da seguire.
Tuttavia comprendo che non e` facile , eccettuato alcuni casi, farsi catturare dalla vita di personaggi lontani da noi soprattutto nel tempo .
Più facile è riferirsi a persone rette e generose con i quali abbiamo condiviso esperienze mediaticamente ( uno per tutti, Giovanni Paolo II ) o in modo diretto. E non é necessario leggere la santità in essi in senso strettamente cristiano: forse che Gandhi, indu`, o M.L.King, pastore protestante, non sono da considerarsi santi? Ma sono le persone che hanno percorso le nostre stesse strade, che hanno conosciuto persone a noi vicine, o ci sono stati vicini essi stessi che più segnano la nostra vita. Nella normale, quasi banale quotidianità dell'esistenza, la luce che riceviamo da chi non si arrende alla mediocrita` del vivere, ma cerca passioni e motivazioni e le condivide con gli altri, ci segna una strada da percorrere.
Allora ricordiamo Nicola, Mara, Angelo, Roberto, Dino, Maria Rosa, Antonio, Carlo, Gino, e insieme alla nostalgia per la loro assenza possiamo coltivare la consapevolezza che, seguendo le loro orme, impariamo ogni giorno a diventare donne e uomini migliori.
Nessun commento:
Posta un commento