martedì 24 novembre 2009

Il coraggio di non accontentarsi


Potrei accontentarmi. Fare di necessita` virtu` , adattarmi al lavoro che sto facendo, vivere la vita che sto vivendo, senza stimoli che non siano quelli artificiali forniti dalla televisione, aspettare di anno in anno l’avvicinarsi della pensione, pensare a sistemare i figli, accontentarmi della casa che ho. Accontentarsi.

Però a volte non basta. Vorrei cambiare casa, o trovare una attivita` che dia veramente un senso alla vita, o semplicemente un nuovo lavoro più soddisfacente, oppure dedicarmi ad un hobby che dia un senso alle ore di tempo libero.

Ma la realizzazione di un desiderio, senza bacchetta magica, comporta fatica.

Eppure, vedo intorno a me esempi che mi confortano.

Vedo persone che non si accontentano, che cercano più senso per la loro vita, e per fare questo rischiano, sconvolgono il proprio senso del quotidiano in nome di valori più alti di una pantofolosa serata o di uno stordimento di finesettimana.

  • Vedo una amica, Cristina, con una vita impostata a servire il Signore presso una congregazione religiosa dalla vocazione educativa decidere che l’esperienza pur bella di condivisione con chi in fondo ha già a disposizione modelli di riferimento non è sufficiente a dare un senso alla sua vita. Con fatica e sofferenza lascia la congregazione e fa partire una scuola popolare nel quartiere di Scampia, Napoli, per ragazzi il cui solo modello educativo è quello dato dalla criminalita`. Il coraggio di non accontentarsi.
  • Vedo un professore di istituto tecnico, prof. Antonio Cantaro, non accontentarsi delle sue lezioni, ma lavorare alla diffusione di un modo più intelligente di sfruttare le tecnologie informatiche, diffondendo il software libero e l’approccio alternativo a Windows, rappresentato da Ubuntu . Il coraggio di non accontentarsi.
  • Ricordo un sacerdote della pastorale giovanile ( allora però non si chiamava così) che avrebbe potuto “fare carriera” diventando parroco ma che invece decide di passare alcuni anni in Africa, fidei donum, perche` forse non era sufficiente parlare di condivisione se non la si pratica sino in fondo. Il coraggio di non accontentarsi.

Non è difficile aver voglia di qualcosa di più per la propria vita e per quella dei propri cari, il difficile è realizzarlo.



Mai

ti si concede un desiderio

senza che anche ti sia dato il potere

di farlo avverare.

Può darsi tu debba faticare

per questo,

tuttavia.

(R.Bach, Illusioni )

1 commento:

  1. Mi sono permesso di riportare l'articolo in questa pagina:

    http://www.istitutomajorana.it/scuola/index.php?option=com_content&task=view&id=1191&Itemid=168

    Ciao, Antonio.

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