Alla ricerca dei Draghi




Alla ricerca dei Draghi e` una raccolta di sette racconti due dei quali brevissimi, ambientati per lo piu` in un tempo passato indefinitivamente lontano, quando il magico era assimilato al reale.
Il filo conduttore e` la ricerca, declinata in tutte le espressioni della vita: ricerca della verita`, dell'amore, del senso delle cose.
Ho pensato di raccontare questa ricerca ambientandola in quelle terre che hanno visto amalgamarsi popoli e nascere quella identita` propria degli uomini e donne cha abitano la grande Pianura e le montagne intorno.
Ho raccontato del passato mitico degli uomini del Nord, dei loro dubbi e speranze, che sono uguali alle nostre, perche` per andare lontano servono radici profonde.


E-book disponibile nei maggiori e-store


Editore Lampi di Stampa, novembre 2010,
ISBN: 978-88-488-1165-1
disponibile: in Libreria del Naviglio, Cernusco s/N
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Perche` ho scritto "Alla ricerca dei Draghi"


Se il primo lavoro , Alta Via, del 2005 era il compimento di una idea che era nata vent'anni prima, questo lavoro ( esile il numero di pagine, meno di cento , ma ho lavorato molto nella ricerca storico-mitologica per dar senso alle idee fantastiche che mano a mano nascevano sotto la penna ) questo lavoro, dicevo, nasce dalla passione per il mondo fantastico che sin da piccolo mi ha colpito.
Ho voluto quindi dare voce alla voglia di fantastico che si cela dietro la faccia di un umile impiegato quale sono, ma non volevo fare l'ennesima fotocopia degli stereotipi del fantasy ( elfi alti e belli, cattivi brutti , mago saggio, draghi nobili, terre minacciate, grande uso di magia per risolvere qualsiasi problema, etc. ).

Volevo dare un impronta piu` vicina alla realta`, quella realta` con la quale fare i conti in tutti i minuti secondi della nostra vita.
Sento forte il valore delle radici culturali e sociali e ambientali , pertanto mi e` sembrato naturale ambientare quei racconti medievaleggianti nella location che mi e` propria, quel lembo di terra che ho anche visitato nelle mie escursioni soprattutto giovanili, ma anche i luoghi delle vacanze familiari.
Insomma sono storie che si snodano tra la pianura e le valli lombarde, proiettate verso il futuro ma con i piedi ben saldi sulla terra che ha visto decine di popoli.
E in queste storie vi si legge il tema della ricerca, con le sue declinazioni:
  • ricerca dell'amore
  • ricerca del senso della vita
  • ricerca della verita`
  • ricerca della pace



I tre fiori

E` il primo racconto della raccolta racchiusa in Alla ricerca dei Draghi e in realta` non parla affatto di draghi. Piuttosto e` la storia di un amore sofferto, e delle fatiche fatte dai protagonisti per conquistare il diritto ad amarsi. Si snoda dalle pendici dei Monti Pallidi, le Dolomiti, ove dimora il popolo di Fanes, sino all'ultimo episodio della storia che si svolge presumibilmente sul Pizzo dei Tre Signori, come potete vedere dalla cartina qui sopra.
Scritto in un linguaggio con cui si narrano le leggende, riporta i temi di molte tradizioni delle nostre montagne: le leggende dei Fanes, l'homo selvadego, gli animali parlanti ( lo stambecco potrebbe essere equiparato alla figura del Gigiat della val Masino ), la ricorrenza del numero tre  (tre fiori, tre prove, tre pretendenti, tre incontri) come nelle tradizioni narrative dell'antichita`.
Celebra soprattutto la tenacia nel ricercare i segni dell'amore nelle avversita` della vita. Che poi e` quello che facciamo noi tutti i giorni.


L'homo selvadego

Vi sono diverse rappresentazioni dell'Homo Selvadego, co-protagonista di un incontro con Lavinia nel racconto I tre fiori, il primo di Alla ricerca dei Draghi,  tra le Alpi e le Prealpi.  Quella a cui faccio riferimento nel mio immaginario e` l'immagine dipinta sulla "Casa di Arlecchino" nella frazione di Oneta, comune di San Giovanni Bianco.

Il piu` famoso tuttavia e` forse quello della Camera Picta di Sacco, in val Gerola:

Altri trattano di questa figura tra la mitologia e la storia, ( interessante l'abbinamento con il Gigiat, che in Val Masino viene rappresentato come uno stambecco antropomorfo ); a me interessa sottolineare come rappresenti quel legame ancestrale con l'infanzia del mondo, che serve a noi, come agli antichi abitanti delle zone "civilizzate" delle valli alpine, a ricordare le nostre origini animali, dalle quali ci siamo  affrancati con difficolta`.

Che poi, non sempre con grande successo, visto che a volte capita, nelle escursioni, di incontrare uomini molto simili al Selvadego.

Fonti di ispirazione:

  • Albero e foglia, J.R.R. Tolkien, 1976
  • Beowulf, Anonimo, XI secolo
  • De Arte Illuminandi, Anonimo, XIV secolo
  • Il drago come realtà, S. De Mari, 2007
  • Il regno dei Fanes, K.F. Wolff, 1932
  • Il Silmarillion, J.R.R.Tolkien, 1977
  • Leggende Brembane, www.valbrembanaweb.com
Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.