lunedì 5 dicembre 2011

2012-2017 : Quello che vorrei

Solare termico e mobilita`

Temo che negli scorsi anni sia stato fatto un errore di valutazione nella lotta all’inquinamento e nella promozione di soluzioni sostenibili. Mi sono reso conto, col tempo, e pensando a quali soluzioni potrebbero venir adottate da una nuova costruzione ( o in ristrutturazione), che l’eccesivo focus sul fotovoltaico ha fatto perdere di vista alcune considerazioni:
  1. Il fotovoltaico non risolve il problema dell’inquinamento locale, perche` la rete distributiva concentra eventualmente l’inquinamento alla fonte, confinandolo all’interno delle centrali dove dovrebbe essere piu` semplice il controllo e l’abbattimento.
  2. L’inquinamento locale e` dato da due principali fattori: il riscaldamento degli edifici e la mobilita`.
  3. L’adozione del solare termico spinto ( ovvero non solo per l’acqua sanitaria ma anche per riscaldamento ) a fronte di un impegno iniziale permetterebbe un notevole risparmio in termini economici ai cittadini ed un efficace abbattimento delle emissioni inquinanti, con beneficio per l’intera citta`
  4. La diffusione di veicoli non inquinanti e` guidata da considerazioni di ordine economico mondiale, rispetto alle quali l’ambito locale non puo` dare risposte ( se non comprare due o tre auto elettriche) ; se ne deduce che soluzioni per la mobilita` possono essere solo espresse in termini di contenimento della stessa ( isole pedonali, targhe alterne, blocco del traffico).
  5. Un’accelerazione nel sostenere la mobilita` dolce e` auspicabile:  non solo piste ciclabili in piu`, ma una infrastruttura che ne agevoli l’uso , ad esempio specchi negli angoli ciechi, pavimentazione adeguata, servizio di portabiciclette ( mancanti davanti alla scuola Manzoni, tanto per citarne uno ) magari dotati di tettoie,  zone a traffico moderato ( ancora via Torriani) , ecc.


Mi aspetto che la prossima amministrazione si  sappia orientare verso la ricerca  di soluzioni efficaci  che possano aiutare la citta` a superare agevolmente situazioni di emergenza come quella di questi giorni.

4 commenti:

  1. hai ragione non ho mai creduto che il fotovoltaico sia la soluzione ottimale per risolvere il problema dell'inquinamento:la stessa produzione dei pannelli si serve di energia "sporca" che inquina l'atmosfera, e poi dopo i 20 anni che ci danno di durata lo smaltimento degli impianti sarà un problema vista la praticamente assenza di ditte specializzate, forse è un rimedio peggiore del male come l'atomico!

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  2. Temo di essere stato frainteso: il fotovoltaico non risolve i problemi IN LOCO, cioe` l'inquinamento che c'e` nel mio quartiere, perche` esso e` dovuto ai gas di scarico delle auto e ai riscaldamenti, e non all'uso della corrente elettrica. In realta` la tecnologia fotovoltaica e` agli albori, e visto che deriva da quella dei semiconduttori, seguira` la legge di Moore ovvero - in soldoni - ogni 18 mesi raddoppiare la capacita` e dimezzare i costi. Tra vent'anni le aziende di smaltimento ci saranno, eccome, i materiali usati sono fonte di profitto anche riciclati.
    NOn e` come l'atomo: se esplode una centrale atomica siamo fottuti in 50.000, se esplode (?) un pannello fotovoltaico perdi solo un po' di soldi.

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  3. a) Nel covegno Comunale dei primi di marzo di quest'anno i Tecnici del Politecnico - confortati da una esperienza pratica citata da una cernuschese impegnata - dimostrarono, conti alla mano che il "termico" non rende;
    b) Martedì scorso 6 dicemnre, si è tenuto un convegno interessante sulla BREBEMI (un pò meno lo era il disturbo di qualche ambientalista di mestiere). Dal prof. Marco Ponti, ordinario di economia dei trasporti del Politecnico, ho sentito e appreso cose che non sapevo, inquinamento compreso.Forse una attenta lettura degli atti potrebbe aiutarci tutti;
    c) la auto elettriche del Comune sono state rottamante e non dai discepoli di Renzi. Ci sarà pure un motivo?;
    d) la conformazione e tipologia della maglia stradale di città e paesi con vecchi nuclei storici monocentrici come da noi rende impossibile creare le piste ciclabili se non imponendo dure scelte tipo "tutto a senso unico" e potrebbe non bastare. Idem per la maglia intermedia (per capirci quella oltre il "rettangolo centrale") da fare sempre con sensi unici a tappeto, purtroppo mai veramente studiati e applicati anche in modalità provvisoria per vederne gli effetti. In 20 anni la sola modificafatta a nord (zona scuola via manzoni) è l'inversione del senso unico di via Monte Grappa. Mica male no? E i ragazzi che escono dalla scuola alle 13,30= e gli adulti e tutti i ciclisti andranno sempre contromano purtroppo "per logica".
    e) Sulla viabilità il Governo dov'era, dov'è, dove sarà mai?
    f) La fin'ora buona stagione climatica, porta con sè lo stazionamento dell'inquinamento (comunque sarebbe andato da un'altra parte). Ma porta con sè (o dovrebbe portare) una diminuzione dei consumi del riscaldamento per via delle temperature meno rigide. Scommettiamo che qualcuno, sostituendosi al buon Dio, avrà la spudoratezza di dichiarare che i minor consumi di metano sono frutti di una politica territoriale .... bla...bla...bla... come gia capitato alla Stazione Leopolda lo scorso anno? consumi

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  4. complimenti per quello fai...a presto

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Appunti
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