Cultura
La
crescita culturale di una citta` deve essere il piu` possibile
omogenea. Fatte salve le specifiche preferenze, si dovrebbe riuscire ad
offrire proposte valide sia per l’elite culturale che per le famiglie,
per gli anziani come per i giovani. Se ci fosse una TV cittadina,
potrebbe fare concorrenza a quelle nazionali, almeno per quanto riguarda
l’ambito locale. Abbiamo pero` altri strumenti mediatici, non sempre
utilizzati al meglio. Esiste una radio che, seppur parrocchiale, non
viene utilizzata nel pieno delle sue potenzialita` e li` si potrebbero
avviare sinergie con il comune e con altri enti ( penso ad esempio ai
CAG, e la loro Web radio, o alle scuole) non solo di Cernusco. Qualcuno
deve pero` coordinare queste opportunita` e chi meglio
dell’Amministrazione comunale?
Penso
ad una cultura diffusa, a proposte non solo categorizzate in rassegne,
ma integrate nel tessuto sociale, anche in quello imprenditoriale (
negozi che ospitano readings,
che espongono opere, come gia` fatto, che sponsorizzano eventi non solo
con il contributo, ma con una partecipazione attiva - un video sulla
propria attivita` associato ad esempio ad un concerto potrebbe fare il
botto). Certo, anche in questo ambito, piu` che in altri e` necessaria
una promozione brillante, Zacchetti docet, che porti a considerare le
iniziative culturali da superflue, ovvero dedicate a chi ha tempo e
voglia da spendere, a integrate nel tessuto della citta`.
Nuove tecnologie
La
rivoluzione della comunicazione e` arrivata in Comune. Quasi 2000
persone seguono il sindaco su Facebook, mentre ormai la comunicazione
ufficiale segue oltre ai classici canali cartacei, anche quelli
telematici con l’ormai vetusto sito e tramite Facebook e Twitter. Gli
hotspot gratuiti sul territorio di Cernusco sono ad oggi, credo, due,
con l’obiettivo di salire a undici.
Purtroppo
sul fronte strettamente amministrativo non abbiamo lo stesso fermento.
Si potrebbe introdurre una serie di procedure operabili direttamente in
rete, senza far ricorso all’URP, con indubbi vantaggi da entrambi i
fronti, operatori e utenti. In questo senso una specifica attenzione
deve essere dedicata alle modalita` di comunicazione con gli utenti,
perche` spesso le interfacce, anche quelle dei moduli cartacei, non
sono fatte per essere comprese dalla maggioranza delle persone.
Degno
di considerazione potrebbe essere anche la migrazione di parte dei
pacchetti software a Open Source , iniziativa gia` avviata con successo
da molte amministrazioni italiane, e che porta un notevole vantaggio
economico, oltre che, in parte etico.
Come
gia` detto, anche il sito ufficiale del comune necessita di un
restyling, sempre nell’ottica di un maggiore avvicinamento alle
necessita` e alle aspettative dei cittadini.
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