venerdì 16 dicembre 2011

2012-2017: Quello che vorrei II

Cultura
 
La crescita culturale di una citta` deve essere il piu` possibile omogenea. Fatte salve le specifiche preferenze, si dovrebbe riuscire ad offrire proposte valide sia per l’elite culturale che per le famiglie, per gli anziani come per i giovani. Se ci fosse una TV cittadina, potrebbe fare concorrenza a quelle nazionali, almeno per quanto riguarda l’ambito locale. Abbiamo pero` altri strumenti mediatici, non sempre utilizzati al meglio. Esiste una radio che, seppur parrocchiale,  non viene utilizzata nel pieno delle sue potenzialita` e li` si potrebbero avviare sinergie con il comune e con altri enti ( penso ad esempio ai CAG, e la loro Web radio,  o alle scuole) non solo di Cernusco. Qualcuno deve pero` coordinare queste opportunita` e  chi meglio dell’Amministrazione comunale?
Penso ad una cultura diffusa, a proposte non solo  categorizzate in rassegne, ma integrate nel tessuto sociale, anche in quello imprenditoriale ( negozi che ospitano readings, che espongono opere, come gia` fatto, che sponsorizzano eventi non solo con il contributo, ma con una partecipazione attiva - un video sulla propria attivita` associato ad esempio ad un concerto potrebbe fare il botto).  Certo, anche in questo ambito, piu` che in altri e` necessaria una promozione brillante, Zacchetti docet, che porti a considerare le iniziative culturali da superflue, ovvero dedicate a chi ha tempo e voglia da spendere, a integrate nel tessuto della citta`.

Nuove tecnologie

La rivoluzione della comunicazione e` arrivata in Comune. Quasi 2000 persone seguono il sindaco su Facebook, mentre ormai la comunicazione ufficiale segue oltre ai classici canali cartacei, anche quelli telematici con l’ormai vetusto sito e tramite Facebook e Twitter. Gli hotspot gratuiti sul territorio di Cernusco sono ad oggi, credo, due, con l’obiettivo di salire a undici.
Purtroppo sul fronte strettamente amministrativo non abbiamo lo stesso fermento. Si potrebbe  introdurre una serie di procedure operabili direttamente in rete, senza far ricorso all’URP, con indubbi vantaggi da entrambi i fronti, operatori e utenti.  In questo senso una specifica attenzione deve essere dedicata alle modalita` di comunicazione con gli utenti, perche` spesso  le interfacce, anche quelle dei moduli cartacei, non sono fatte per essere comprese dalla maggioranza delle persone.
Degno di considerazione potrebbe essere anche la migrazione di parte dei pacchetti software a Open Source , iniziativa gia` avviata con successo da molte amministrazioni italiane, e che porta un notevole vantaggio economico, oltre che, in parte etico.
Come gia` detto, anche il sito ufficiale del comune necessita di un restyling, sempre nell’ottica di un maggiore avvicinamento alle necessita` e alle aspettative dei cittadini.

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Appunti
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