Ho letto recentemente da qualche parte ( non ricordo il riferimento) della ormai diffusa pratica dell'abbracciare alberi, usata anche per le mamme presenti e future a breve, per riaquistare quel rapporto con la natura che aiuta a ritrovare le energie e a rafforzare la coscienza di se`.
Io abitualmente non abbraccio alberi, pero` mi capita spesso, passando accanto ad un arbusto, ad un albero o anche un prato, di stendere la mano, cercando una sorta di "scambio di energia" tra quella evoluta e cerebrale dell'essere umano e quella primordiale e universale della natura.
Potrebbe essere pura suggestione.
Ma dopo questo gesto mi sento meglio
Riguardo l'abbracciare gli alberi e` sicuramente (anche se non solo) una antica tecnica di Qi Gong (o Chi Kung, a seconda della traslitterazione), praticata in Cina da tempo immemore.
RispondiEliminaE` possibile abbracciare gli alberi ed avere dei segnali molto forti in cambio. E` un'esperienza alla portata di tutti, grazie a Dio!
Sul fatto che un albero, e la natura in genere, possano portare una sensazione di piacevole di benessere penso sia condivisa, anche dalle agenzie immobiliari, che ti spacciano due alberelli in un misero giardinetto per un "immerso nel verde" :-)
Sulla suggestione, non darei un'accezione riduttiva alla cosa. Un po' come per l'effetto placebo, che e` negativo solo per le case farmaceutiche :-)
La suggestione fa fare cose strane, che per qualche motivo potrebbero non essere scientificamente dimostrabili. Ma potrebbe essere un limite della scienza, non dell'uomo...
imparato molto
RispondiEliminaIl gesto di stendere la mano e toccare si ritrova anche nelle manifestazioni religiose. E' una necessità dei pellegrini quella di toccare le statue e gli oggetti sacri. Penso in particolare anche alla grotta di Lourdes dove è previsto il passaggio con la mano alzata ad accarezzare la roccia sulla quale è apparsa la Vergine.
RispondiEliminaA Santiago de Compostela, nella basilica, si accede alla statua di sant Iago(Giacomo) attraverso una scala e lì lo si può abbracciare. Vi è sempre una lunghissima coda.
Paola