La narrazione del Virus
Un modo unico, inedito, di raccontare un fenomeno di portata mondiale, devastante e veloce, così
impetuoso che le difese vengono smantellate in poche ore e costruire nuovi argini costa, in termini di tempo e risorse.
La narrazione è capillare, sfaccettata, analitica. Usa ogni canale mediatico, dalla TV al Web; ogni attore può essere, e lo è, narratore. Nessuno si sottrae.
L'informazione è riversata così abbondantemente che è persino difficile fruirla. Dov'è la verità? Qual è la voce sincera? Quali strumenti di analisi ho a disposizione?
La narrazione si estende nel raccontare la vita quotidiana, le bandiere alle finestre, i balconi che risuonano delle canzoni cantate in coro da interi quartieri, le testimonianze drammatiche, quelle più ironiche.
Il virus della narrazione
Non solo i protagonisti si sentono in diritto di comunicare la vita al tempo del Coronavirus
Ognuno, in quanto spettatore, testimone imbelle di un evento mondiale, pretende di dare voce alle sue impressioni ed emozioni.
Nulla di sbagliato in questo, se non fosse che la carica virale di un commento inopportuno, di una allusione, un dubbio , un retropensiero è decisamente più micidiale del potere infettivo del coronavirus stesso.
Fioccano teorie complottiste, riprese abilmente da chi le sfrutta come clickbait ( acchiappaclick), discussioni senza fine ( nel senso di scopo) sul potere antivirale della candeggina, aceto, succo di limone, lozione dopobarba, bava di lumaca.
Nascono stuoli di investigatori che dalle fessure delle persiane spiano i vicini postandone i movimenti sulle piattaforme social e commentando con atteggiamento indignato.
Si rispolverano catene di Sant'Antonio di devozione, con veglie di preghiera telematiche, come se Dio fosse tutto il giorno attaccatto al telefonino a consultare Facebook.
Non credo che le nuove prospettive che si stanno per aprire nella fase successiva alla crisi pandemica, che quasi certamente cambieranno in parte il corso della storia, cambieranno veramente il cuore degli uomini. Pure, uno sforzo di cambiamento è richiesto. Ne va dell'umanità di ciascuno di noi.