Rubrica letteraria sul bollettino Voce Amica di Cernusco s/N
Il tema della disabilità mentale in letteratura è quanto di più appassionante e drammatico al tempo stesso si possa avere. Appassionante per quanto l’esplorazione della mente e dei suoi meccanismi può dare all’uomo nel tentativo di comprendere se stesso. Drammatico per le implicazioni sociali ed emozionali che si hanno per le conseguenze che la condizione di disabile porta allo stesso, alla sua famiglia e alla comunità sociale di cui fa parte.
Come non partire dagli autorevoli volumi di Oliver Sacks, famoso per il suo Risvegli, da cui è stato tratto un eccellente film con De Niro e Robin Williams, ma anche per un altro libro dal titolo inequivocabilmente indicativo delle patologie che egli quotidianamente osserva: L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello. Entrambi editi da Adelphi.
Escludendo la letteratura scientifica, chi vuole scrivere di tale condizione deve riuscire a restare in equilibrio, per dare il giusto risalto alle manifestazioni della disabilità senza scadere nel sensazionalismo e senza urtare la sensibilità di chi vive quotidianamente a contatto con questa realtà.
Riesce bene in questo intento Mark Haddon con Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte edizioni Mondadori, un quasi giallo visto con gli occhi di un ragazzino affetto da una forma di autismo. Sconvolge il modo impersonale del ragazzo di narrare i drammi familiari di cui è inconsapevole causa oltre che vittima.
Un altro esempio che in una certa misura rompe gli schemi e l’omertà sul problema è quel Centro di Igiene Mentale di Simone Cristicchi (Mondadori) che in accoppiata con l’ormai famosa canzone ascoltata a Sanremo “Ti regalerò una rosa” riafferma, se pur sul piano culturale, il diritto dei cosiddetti “matti” a venire riconosciuti non solo come problema ma soprattutto come persona.
Ancora più drammatica è la vicenda narrata da Kim Edwards nel suo romanzo d’esordio, ispirato ad un episodio veramente accaduto: Figlia del Silenzio, Garzanti.
Vi contiene tutta l’angoscia e le difficoltà di avere un figlio disabile mentale e il prevalere dell’amore sulle paure e sulla stanchezza.
Nessun commento:
Posta un commento