giovedì 19 maggio 2011

L'energia e` maschio o femmina?

L'accanirsi della politica, di parte degli scienziati e degli imprenditori in una impresa che, per bene che vada, è pericolosa e costosa, ha qualcosa di emblematico.
Sembra che la sola soluzione possibile sia quella, il nucleare. Nonostante i segnali forti che la tragedia giapponese ha mandato, i suoi sostenitori perseverano nell'affermare che l'opzione nucleare sia la sola possibile per garantire un adeguato apporto energetico.
Verrebbe da dire che questo sia un modo di pensare tipicamente maschile. Dall'alba dell'umanità, gli umani di sesso maschile e quelli di sesso femminile si sono divisi i compiti. Ai maschietti è toccata la caccia.Questo ha significato  doversi concentrare su un solo obiettivo, l'inseguimento della preda e la sua cattura, tralasciando altre possibilità  che  probabilmente la natura offriva Si è sviluppato così il cervello maschile, ed è riconosciuto ( soprattutto dalle mogli ) che il maschio tende a concentrarsi su una cosa alla volta ( e neanche tanto bene, direbbero alcune).
Le femmine umane hanno invece sviluppato la cura della prole e la ricerca di cibo e materiale di supporto (radici e erbe, materiale per il giaciglio e i ripari).
Ovviamente il mio è un modo un po' schematico di raccontare, ma serve in questa sede a evidenziare differenze che se nel caso della famiglia Simpson sono lampanti, solitamente sono molto più sfumate. 
Che c'entra questo con l'energia?
Siamo arrivati ad un punto nell'evoluzione della nostra civiltà che la fame di energia oggi equivale alla fame (metabolica) di ieri. Senza energia il mondo così come lo conosciamo scomparirebbe. E l'energia necessaria è tanta, molta.
Ma se la gran parte dell'energia oggi è fornita dal trittico petrolio, carbone, gas, tutti elementi destinati a easurirsi, è necessario trovare nuove fonti, soprattutto, guardando nell'ottica non di decine di anni, ma di centinaia, fonti non esauribili.
La risposta maschile alla richiesta di energia e` una soluzione di "forza bruta", una soluzione che permetta con una fornitura garantita e costante, primariamente da una sola fonte, con costi alti ( ma facilmente recuperabili dalle tasche dei cittadini),  con profitti garantiti per la filiera di imprese che realizza e controlla.
L'alternativa femminile parte invece da una visione olistica del nostro pianeta e delle risorse che ci offre. Cosi` come le antenate femmine erano coscienti del territorio nel quale vivevano e sapevano fare uso di tutte le risorse che con le tecniche di allora erano in grado di recuperare, oggi la visione femminile olistica  si rende conto di una cosa fondamentale. 
Che l'energia e` dappertutto: nella radiazione solare come nel vento o nel movimento delle maree, nei salti d'acqua cosi` come  nelle biomasse, nei rifiuti urbani e in quelli industriali.
Che l'energia sia dappertutto se ne rende conto anche il settore industriale della microelettronica, che ha sviluppato un importante ramo di ricerca in quello che viene chiamato energy scavenging o energy harvesting, il recupero di energia in quantita` minime, sufficienti per evitare l'uso di batterie,  per far funzionare dispositivi  elettronici indossabili : in questo caso si estrae energia dal movimento del corpo, dalla differenza di temperatura, dalla radiofrequenza presente nell'etere, da reazioni chimiche naturali o indotte.

Se dunque l'energia e` dappertutto, il punto  resta quello di trovare il modo piu` efficiente per estrarla e immagazzinarla. Ma se i progressi sul fotovoltaico insegnano che , come la legge di Moore per i componenti elettronici, la cui potenza raddoppia ogni 12-18 mesi, cosi` la resa  delle celle solari aumenta , in maniera meno vertiginosa, ma costante anno per anno.
Se gli investimenti sono adeguati, anche per altre forme di energia si potrebbe giungere a rese competitive, che renderebbero l'opzione nucleare molto meno conveniente

1 commento:

  1. Teoria interessante quella della visione maschile e femminile. Di certo c'è di mezzo anche il potere ed il controllo (altra mania maschile?): fonti di energia come il petrolio e ancor di più l'atomo necessitano di grandi investimenti e mezzi e sono di conseguenza fonte di potere e controllo politico. Le energie "riinovabili" sono invece facilmente autoproducibili da singoli o piccole comunità e sono ptenzialmente dirompenti per tutto il sistema di potere odierno basato su carbone, petrolio gas e atomo.
    Non a caso uno come Berlusconi punta al nucleare...

    RispondiElimina

Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.