Anch'io penso di appartenere a quella categoria - nel senso che aspiro, senza convinzione, a fare della scrittura un lavoro - ma altresi` credo di avere oltrepassato questa fase.
Peccato che basterebbe loro prendere un qualsiasi manuale di scrittura creativa per rendersi conto che se oltre alla libera espressione del proprio pensiero, ci si aspetta un minimo di credito da chi ci legge, si e` costretti a seguire quel minimo di convenzioni linguistiche ed espressive che vanno sotto il nome di grammatica e/o regole.
Cosi` come non si pretende di parlare in italiano ad un maori, cosi` non si puo` liquidare la faccenda delle regole espressive come limitazione alla liberta` creativa.
Va in questo senso il mio tentativo di analisi della scrittura come espressione di comunicazione.
Un importante aiuto alla acquisizione delle mie capacita` e i miei limiti come scrittore viene dalla lettura, specialmente di autori illuminanti come Luisa Carrada, sempre fonte di approfondimenti sul mestiere di scrivere ( coi quali ha scritto anche un libro). In uno dei suoi articoli ho trovato questa definizione delle fasi che portano alla realizzazione di un testo, che lei ha a sua volta estratto commentando un libro specialistico: The essential Don Murray, lessons from America’s greatest writing teacher.
"...ci accorgiamo che il processo della scrittura non sempre ha fasi divise da solidi steccati, ma qualche volta assomiglia a una corrente cui è utile e piacevole lasciarsi andare.
Nelle diverse fasi, si intrecciano infatti almeno quattro attività:
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raccogliere
come esseri umani siamo cacciatori e magazzinieri: non facciamo altro che raccogliere dati e informazioni, in maniera consapevole e mirata o inconscia, attraverso i nostri sensi e le nostre ricerche; mentre prepariamo un testo diventiamo una specie di calamita che attira tutto ciò che ha a che fare con il nostro tema
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connettere
appena aggiungiamo anche una piccola informazione al nostro magazzino, scatta il bisogno di collegarla con ciò che già abbiamo e sappiamo: discriminiamo, selezioniamo le informazioni più significative, costruiamo catene di informazioni, le proiettiamo nel futuro, scopriamo nuove griglie con cui cerchiamo nuove informazioni e vediamo cose che non avevamo visto prima
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scrivere
appena il disegno, anche solo abbozzato, emerge, sentiamo il bisogno di metterci a scrivere per fissarlo, osservarne la forma, ascoltarne il suono
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leggere
non leggiamo solo alla fine, ma anche mentre prendiamo appunti e scriviamo; anche una sola nuova frase fa scattare il bisogno di verificare subito come si inserisce con quanto viene prima e quanto viene dopo. "
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