Posso anche capire le preoccupazioni che la successione di ondate migratorie che si abbattono sul nostro Paese sollevano , in merito ai problemi di ordine pubblico e al melting-pot culturale che il riaggiustamento degli equilibri demografici porta.
Potrei anch'io liquidare come eccessivo il relativismo di garanzia che porta ad eliminare o annacquare i simboli e le usanze della cultura dominante in nome di una uguaglianza che, se puo` valere per i diritti e le opportunita`, in termini culturali non puo` aver senso ( perche` LA CULTURA E` DIFFERENZA ! ).
In altre parole trovo imbecille rimuovere crocifissi o non fare presepi solo per non ferire persone di altre religioni: LA CULTURA E` CONFRONTO.
Dall'altra parte trovo altrettanto imbecille promuovere simboli o azioni o movimenti a difesa di una presunta cultura nazionale o locale. Ci sarebbe anche da chiedersi quale sia questa cultura. Tanto per fare un paio di esempi, nel nostro territorio lombardo si sono succedute negli ultimi mille anni, invasioni di popolazioni germaniche, francesi, spagnole, oltre a migrazioni venete e del Sud Italia, e ciascuna di esse ha lasciato tracce nella storia, nella vita e nella cultura di questa terra.
E poi vogliamo fare riferimento ad un capo Celta che proveniendo dalla Francia ( altra invasione!) un po' meno di tremila anni fa decide di fermarsi nel mezzo della pianura e fondarvi un villaggio (Medhe - lan citta` di mezzo )?
Bella storia. Ottima per un romanzo.
Cosi` come trovo anacronistico esaltare piu` o meno velatamente il mito della razza, reminiscenza nostalgica da minculpop e gestione della conoscenza a senso unico.
Si vada a leggere Luigi Luca Cavalli Sforza o antropologi del suo calibro per capire quanto questo concetto sia anacronistico e fuorviante.
LA CULTURA E` INFORMAZIONE.
Il punto e` dunque questo: chi teme che l'attuale rimescolamento etnico ( attuale non in termini di anni, ma di decenni , che gli effetti si vedranno in la` nel tempo, cosi` come e` sempre stato ) erodi
lo status sociale solido e incrollabile dei popoli del nord ( che a veder bene non e` ne' solido ne' incrollabile) o la storica tradizione euro-cristiana dello stivale, deve adoperarsi per promuovere i frutti di tale cultura.
LA CULTURA E` MUTAZIONE.
Ben vengano dunque i cultori delle tradizioni, purche` sappiano rinnovarsi nei linguaggi e nelle prospettive ( Davide Van De Sfross docet).
Ben vengano le tavole rotonde sul valore della cultura cristiana, purche` si ricordi che non e` fine a se stessa, ma frutto di una dirompente rivoluzione di valori che non includono l'egoismo, l'indifferenza e il razzismo.
LA CULTURA E` RISPETTO.
Ma nelle polemiche sulle migrazioni, di cultura ne vedo ben poca.
per lasciare ai posteri una terra pulita occorre lottare contro quello che viene giù dal cielo
RispondiEliminaspero tu voglia informarti su su quei veleni