sabato 1 marzo 2014

Ma gli androidi a Cernusco sognano pulcini elettrici?

Mi e` stato chiesto, anche per la mia "militanza" nell'associazione Cernusco2032 - Innovation Lab,  di pensare a come potrebbe essere il futuro della imminente Fiera di San Giuseppe, tradizionale fiera patronale del comune di Cernusco e di stendere due righe per il bollettino locale Voce Amica.
Qui il mio contributo:


Stringo forte la mano di mio padre, un po’ intimorito per la confusione e per le imponenti macchine che ci sovrastano di un pezzo. il campo di terra, tanto calpestato dai ragazzi che a tutte le ore trovano un pretesto per giocare a calcio, è ora affollato di curiosi e addetti ai lavori. Non capisco perchè la gente sia così tanta, ma sono attirato dagli animali esposti, pulcini, conigli, qualche animale più grande, un maiale. E ancora pulcini, scatole brulicanti di batuffoli gialli, destinati in pochi mesi ad evolvere in utili galline da uova o da carne.
Il mio primo ricordo da bambino della Fiera è questo. Poi sarebbero seguiiti le giostre, l’esposizione auto - non particolarmente interessato in questo ma seguivo gli amici - le bancarelle e le mostre.
Se, come mi è stato chiesto, si vuole dare una visione di quello che la Fiera di San Giuseppe potrà diventare nel futuro, è gioco forza dare uno sguardo al passato.
E si comprende come la Fiera sia stata riflesso della societa che mutava da rurale a industriale, da piccolo paese a cittadina legata alla grande area metropolitana.
Mi aspetto dunque che la Fiera mantenga questo ruolo, specie attraverso le istituzioni, che possono dare indirizzi tematici e modulare spazi e tempi in relazione alle esigenze che mutano con il tempo.
Dunque e` facile suggerire per il prossimo anno e per quelli a venire su quale tema porre l'accento. Se il problema della alimentazione assume dimensioni mondiali, molto piu` che per altri esso risulta strettamente legato al territorio e alla cultura che quel territorio esprime. Nonostante le apparenze, abbiamo ancora a Cernusco e nelle zone della Martesana e della Brianza un importante substrato di produttori agricoli e di trasformazione alimentare, non solo a livelli industriali, anzi spesso proprio con un impatto diretto sulla comunita` a volte non immediatamente visibile.
Possiamo quindi immaginare una Fiera che raccolga la sfida di Expo2015, valorizzando le eccellenze alimentari, gastronomiche e culinarie che il nostro territorio può offrire?


Altre trasformazioni si stanno affacciando, il lavoro, la mobilità, le comunicazioni stanno modificando radicalmente la nostra vita in modi che oggi siamo appena in grado di immaginare, ma di cui non abbiamo ancora chiara visione.
La Fiera di San Giuseppe saprà essere specchio di questi cambiamenti? Solo se lo saranno le istituzioni civili, religiose e la società civile.
Forse dunque fra un decennio o più la Fiera ospiterà più artigiani che concessionari d’auto o bancarelle di dolciumi, forse sarà vetrina di iniziative imprenditoriali dalle dinamiche oggi impensabili. Forse vedremo gabbie affollate di pulcini robot.
Ciò che non cambierà sarà l’opportunità di scoprire e celebrare l’anima di Cernusco.
 
 


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