venerdì 21 febbraio 2014

La qualità della notizia

Mi trovo questa mattina, mentre sono a casa con mio figlio influenzato, la lavatrice che va, il sedano rapa in ebollizione e un appuntamento con la pediatra fra un'ora, a leggere di seguito due articoli.  Entrambi scritti da persone che, pur coi distinguo dati dai diversi argomenti trattati, hanno la mia stima incondizionata.
Il primo e` un ritaglio dal Corriere di ieri a firma Beppe Severgnini, (lo trovate qui, in Italians)  nel quale  mette in guardia dalla superficialita` dei modi di fare informazione propri della Rete, e della fondamentale importanza del giornalismo quale strumento di analisi, approfondimento e , molto importante, ostacolo a chi ci vorrebbe consumatori acritici ed egocentrici.
In stretta sequenza mi capita un post di Attivissimo che sbeffeggia un articolo  dal Corriere.it sui Daft Punk, dimostrando che non si tratta altro che di un copia incolla da un omologo pezzo francese, tradotto male e neppure corretto.
Forse l 'accostamento non ha bisogno di commenti. 
Come è possibile che una firma autorevole difenda e rilanci il mestiere di giornalista, anzi la missione di chi fa informazione ( alimentando la cultura, peraltro) e sulla stessa testata si postino articoli zeppi di imprecisioni e errori , neanche si fosse sul Corriere del Mattino.
Forse la chiave di tutto e` la parola qualita` .
Forse non si deve confondere la tempestività di un intervento con l'approssimazione. Se un mio post contiene delle imprecisioni, posso correre il rischio di venir contestato, ma la mia missione è quella di proporre riflessioni, non dare notizie (e peraltro coinvolgo solo le  poche decine di persone che hanno la bontà di leggermi). Se il  Corriere della Sera dà una notizia imprecisa, gioca con la sua credibilità e con la fiducia delle migliaia di lettori che lo prendono a riferimento.
Credo che, nonostante l'esplosione dei social network, delle notizie compresse in poche righe e dei cinguettii ( ma quanto servono a raccontare i drammi del nostro tempo, quei pochi caratteri!) ci sia bisogno di voci autorevoli, magari che postino informazioni qualche minuto dopo, ma  che garantiscano un punto di vista chiaro e una chiara spiegazione.
Che portino qualità al "prodotto" informazione.
Ci sono già esempi in questo senso, molti sono blog, anche.  Varrebbe forse la pena imparare da quelli.

1 commento:

  1. A proposito della qualità della scrittura, Luisa Carrada:
    http://blog.mestierediscrivere.com/2014/02/20/less-needs-more/

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Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.