giovedì 13 novembre 2008

Per aspera ad astra



Ieri sera alcuni dei “ragazzi del CAI” ( la maggior parte è sopra i trenta, ma sono veramente ragazzi ! ) ospiti della trasmissione radiofonica Persona e Città ( RCS939 ) hanno raccontato chi sono e cosa fanno ( per chi non avesse sentito la trasmissione, tutte le informazioni sul Club Alpino Italiano sezione di Cernusco s/N sono qui - in attesa che RCS realizzi un archivio audio ).
Purtroppo, essendo veramente tante le iniziative proposte, poco tempo è stato dedicato alla riflessione su come le esperienze vissute in montagna si declinano poi nella vita quotidiana. Credo che i modi siano due.
Uno, come fanno quelli del CAI è un progetto educativo in senso ampio, educazione per minori e per adulti al rispetto dell’ambiente, dei propri limiti e dei limiti degli altri.
L’altro, più sottile, poco racchiudibile in un progetto, è uno stile di vita.
Senza arrivare a condurre una vita monastica, il confronto con le asperità della montagna porta a disfarsi di molto del superfluo, di riconsiderare le cose essenziali della vita, di valorizzare cose ( un sorso d’acqua, un momento di riposo, l’aquila che si libra nel cielo) che nel quotidiano tendiamo a sottovalutare o ci vengono passate solo come veicoli di profitto (altrui).
È un regalo che ci fa la montagna. Teniamocelo stretto.

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Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.