giovedì 7 maggio 2009

La parola e lo sguardo















Sandro ha la parola.

Penetra nell’anima, attiva emozioni, ti invita a cercare Dio, soprattutto negli altri, anche se sono anni ormai che lo hai dimenticato.

Nelle parole di Sandro c’è tutta la sofferenza e la gioia del seguire Cristo sino in fondo.

Emilio ha lo sguardo.

Negli occhi chiari, dono di famiglia, si ritrova lo sguardo del padre felice per il figlio ritrovato, del padre in ansia alla ricerca di un futuro per i propri figli.

Il suo sguardo spiega l’accoglienza , l’apertura ad un rapporto con gli altri che non è fatto di dogmi, verita` assolute, o di costrizioni, ma solo d’amore.

Nel campeggio continuo che è la sua missione, Emilio conquista i cuori non con le parole, ma con l’esempio e con lo sguardo.

Perche` dico questo?

Perche` mi sento di dissentire in parte con chi afferma che la fede non deve dipendere dall’intensita` dell’emozione, o dall’innovazione posta nell’interpretare un rito , o da una declinazione non del tutto ortodossa dei riti stessi, specie se questi si fanno portatori di tradizione.

È vero, serve una fede adulta, che vada al di la` dei simboli e delle emozioni.

Ma è anche vero che la fede è una alchimia imperfetta tra ragione e cuore, con entrambe le componenti allo stesso livello di importanza.

E la fede si trasmette con le parole e con lo sguardo.



( nelle foto, i fratelli don Sandro e padre Emilio Spinelli )

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