sabato 2 ottobre 2010

Ottimismi del Web


Gran parte della letteratura che analizza i fenomeni della rete e` pervasa da una ondata di ottimismo, che vede nel World Wide Web la chiave di volta di una rivoluzione culturale e sociale, aprendo possibilita` veramente democratiche di sviluppo economico, sociale e culturale.

Economico perche` grazie alla pervasitiva` delle informazioni, una buona fetta del lavoro cambiera` paradigma, con la fine di una struttura gerarchica di controllo e l’avvento di piattaforme collaborative ( come gia` sta avvenendo per il software con l’open source - per i profani, Linux e` un esempio di sistema operativo Open Source, dove tutti possono contribuire alla sua creazione, un altro esempio e` Wikipedia, i cui contenuti sono contributo di migliaia di persone, tra le quali vige anche un severo autocontrollo ).
Sociale, perche` gia` ora il contributo in rete di uno studente dello Sri Lanka e` paragonabile a quello di un tycoon di Wall Street. In moli ambiti del Web, la democrazia e` declinata ai suoi piu` alti livelli ( non ancora nella vita reale delle persone che al Web accedono )
Culturale, perche` a predominare tra i contributor della rete vi sono concetti come la Terza cultura, promozione di un ponte tra l’umanesimo e le scienze e tra gli studiosi e i normali fruitori di contenuti.
Ma certo io non sono il piu` indicato ad illustrare quanto la Rete sta entrando nelle nostre vite. Molto meglio di me possono Don Tapscott e A.D. Williams con Wikinomics, Luca De Biase con l’Economia della Felicita`, o Mark Buchanan con Nexus, o ancora John Brockman con La terza cultura, oltre a molti altri.
Ma sono davvero giustificate tutte queste rosee previsioni? Quello che si assiste pare essere un uso del web molto superficiale, o con intenti criminali. Questo almeno è quanto riportanto i media tradizionali, che della rete probabilmente non hanno ancora colto il potenziale esplosivo ( con poche eccezioni ).
Certo, navigando l’impressione che si ricava non è del tutto positiva: di Facebook ho già detto qui, ma anche in altri ambiti la solfa è, se non la stessa, molto simile.
Abbiamo un esagerato numero di blogger autoreferenziali, che trovano gusto nel parlare di quello che hanno mangiato o di qual’è la temperatura corporea del gatto, ma anche in autorevolissimi siti di social network professionale, quali linkedin, si osservano fenomeni curiosi: personaggi che raccolgono indiscriminatamente contatti ( di solito sono head hunter, ma non sempre ) altri che propongono discussioni di temi generali per cercare poi di subdolamente piazzare i propri prodotti, colleghi di cui non sapevi nulla che improvvisamente diventano prolissi e chiedono una tua segnalazione per aumentare il proprio punteggio in vista di un cambio di lavoro. Per non parlare poi di quei fenomeni metamediatici, per cui i video più scemi sono anche i più visti. Quasi che la morbosità trovi nella Rete un canale preferenziale.
Ed è questo che mi scoraggia di più: dai virus ci si può, di solito e usando l’intelligenza, difendere, gli hacker, da non confondere con i cracker, che non sono i prodotti da forno, ma i veri criminali informatici, sono degni di ammirazione, ma la facilità con cui si mette da parte il cervello quando si naviga in rete è veramente difficile da contrastare.
Pure, devo molto a Internet.
Lo uso tutti i giorni per lavoro, e l’accessibilità delle informazioni è una delle grandi conquiste per chi come me si muove in campi non consolidati o poco conosciuti.
Ma soprattutto, in un momento della mia vita in cui c’è poco spazio per coltivare relazioni nel modo usuale, ovvero incontrandosi vis a vis, condividendo esperienze ma anche tempi morti, la possibilità di comunicare attraverso gli strumenti di Internet mi ha permesso di mantenere, anzi accrescere le relazioni e di continuare a dare il mio contributo quanto meno alla comunità di riferimento, ovvero quella cittadina, se non all’intera Rete.
Per questo, sì, sono ottimista. Credo che Internet e le relazioni mediate da computer possano essere uno strumento di promozione umana, che accresca la vicinanza tra gli uomini e la collaborazione per un mondo più equo.

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Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.