venerdì 10 dicembre 2010

Applicazione sinsemica ed esposizione

Attenzione: il seguente post e` stato aggiornato

Mio figlio minore, 8 anni, aveva da studiare per grammatica la composizione di una frase, ovvero successione di parole collegate tra loro, raggruppate in sintagmi, che esprimono un significato. Alla frase minima, soggetto piu` predicato, in grado di reggere da sola il senso, si possono aggiungere altri sintagmi detti estensioni.
Ho provato a tracciare un diagramma per sottolineare le relazioni tra i vari concetti, e ne e` uscito qualcosa che qui riproduco ( l'ombreggiatura a dx non e` voluta, e` un difetto dello scanner ):


Ho pensato fosse un bell'esempio di applicazione sinsemica: una serie di concetti enunciati sequenzialmente  sintetizzati in una immagine efficace dal punto di vista della comprensione ( magari piu` curata rispetto al mio schizzo). E che forse avrebbe dovuto, questo tipo di rappresentazione concettuale, essere utilizzato piu` spesso nella formazione.
Ma mio figlio deve essere in grado di esporre  verbalmente questi concetti, e  per farlo deve disporre di una eloquenza gia` formata ed un vocabolario adeguato. Ma da dove puo` provenire questa competenza? Mediamente, non dalla famiglia, che adotta se va bene uno slang  personalissimo sufficiente a sostenere una conversazione familiare non certo ad una esposizoione pubblica ( quando va male non c'e` nemmeno quello, ma solo una serie di imperativi , di solito negativi, atti a vietare  questo e quello ) . Nemmeno la TV  puo` essere d'aiuto, di solito essa fornisce per lo piu` aggettivi roboanti e frasi fatte.  In realta` parte del vocabolario necessario all'esposizione proviene proprio dal testo che li enuncia,  e dalle conversazioni con gli insegnanti, che stimolano la conversazione quindi l'uso proprio del vocabolario.
Dunque, che utilita` possono avere le schematizzazioni grafiche? Forse, ma qui a dirlo dev'essere qualcuno piu` esperto di me,  la memoria visiva riesce a evidenziare le relazioni tra le parti in modo piu` efficace, quindi  la comprensione del sistema e` piu` diretta.
Ne concludo che in senso educativo, le due espressioni ( grafica e letterale) sono complementari, soprattutto per la fascia di eta` sino alla adolescenza, durante la quale la capacita` espressiva si va formando.

Aggiornamento (14/12/2010) :

Ho chiesto a Leonardo Romei , uno dei curatori del blog Sinsemia ( http://sinsemia.wordpress.com/ ) se a quanto scritto sopra si poteva dare un senso alla luce dei loro studi, ecco la sua risposta giunta via mail:

l'idea della sinsemia è al momento soprattutto una prospettiva di ricerca, e non è così definita concettualmente da poter dire se una certa applicazione è corretta o meno. Posso dirti però che lo spirito mi sembra quello giusto anche se forse si può parlare più semplicemente di ragionamento diagrammatico.Rispetto al discorso che fai sulla verbalizzazione, secondo me il punto è che non necessariamente qualcosa per essere espresso deve esserlo attraverso le parole. Per spiegare un diagramma si può far ricorso ad un altro diagramma, od a un testo con testo alfabetico e schemi, il testo alfabetico non è il principe, vedi ad esempio i commenti sul blog al post sulle mappe mentali.
ciao, Leonardo

 Ringrazio Leonardo per il suo contributo, e vi invito a seguire spesso il blog Sinsemia, vi sono prospettive interessanti per chiunque voglia capire i meccanismi mentali che portano all'interpretazione delle espressioni grafiche.
La discussione resta aperta....

2 commenti:

  1. Buongiorno e complimenti, approdo per caso nel tuo spazio e con curiosità mi metto a "sfogliarne le pagine" molto molto carino. Spero ti faccia piacere u mio eventuale nuovo passaggio.

    PS. Sei proprio sicuro che la "macchia scura" sulla parola significato sia un caso? Ovviamente sì ma con un po' di fantasia si carica anch'essa di...Significato! Appunto :-D

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  2. Cara Setarossa, grazie per i complimenti, che ricambio per il tuo blog dirompente. Riguardo alla macchia scura... di solito nella comunicazione ci deve essere intenzionalita` ( come dice Paul Watzlawick nella sua Pragmatica della Comunicazione Umana, anche il rifiuto di comunicare rappresenta una relazione) La macchia non era intenzionale, vero e` che cercare di dare senso alle cose e` una aspirazione umana legittima ed efficace poi nel comprendere il mondo. grazie.

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Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.