venerdì 23 maggio 2014

Dagli all'untore

In fondo e` facile. Basta alzare la voce. Dare sfogo alla propria rabbia repressa.
Non importa verso chi.
Puo` essere  un ragazzo un po' speciale che ha la sventura di aggirarsi spaesato accanto ai parchi  pieni di bambini, Puo` essere il politico da insultare a prescindere, perche` non sta dalla parte giusta della barricata, puo` essere un abitante qualsiasi di questo mondo.
E` il lato oscuro del web, l'aggressivita` che si esprime nella sua forma piu` bieca, protetti dal doppio schermo del computer o del tablet, dalla mediazione elettronica che non ci fa guardare in faccia il nostro interlocutore e che ci convince che in fondo le nostre azioni non hanno conseguenze.
In rete ci si comporta come neo patentati che convinti di avere tutto sotto controllo, si lanciano ai settanta all'ora in pieno centro.
Si ignora persino l'esistenza di una etichetta della rete. un patto tra gentiluomini per evitare che l'autostrada della comunicazione si ingolfi di insulti e litigi.
Mi chiedo se davvero si pensi che questo sia progresso: la liberta` di denigrare a distanza e di adottare un linguaggio triviale che abitualmente, nelle conversazioni "reali" non si e` neppure soliti usare.
Critica e scambio di opinioni sono sempre legittime, ma la pacatezza dei toni e il rispetto degli altri sono imprescindibili.

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Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.