mercoledì 10 dicembre 2014

Diversità e progresso


Mi sono giunti tra le mani alcuni articoli che indicano nella diversità come uno dei principali motori  del progresso umano. Le Scienze di questo mese  presenta un dossier con una trattazione scientifica a supporto della diversità ( di genere, di etnia, religione o cultura) come fattore indispensabile per l'innovazione, e per il successo di una impresa. Sul Corriere Economia del 8 dicembre scorso viene presentata Maxine Williams, neo "Global Director of Diversity" di Facebook.
Io stesso ho fatto e faccio esperienza di collaborazione con colleghi di paesi, lingua e cultura molto differenti. Il mio però non è un punto di vista scientifico, ma anch'io ne ricavo per lo meno un senso di arricchimento nella relazione con chi non parla la mia lingua o ha credenze e abitudini distanti dlle mie.

Ma le contaminazioni non servono solo ad avere successo nel business. L'arte è sostanzialmente basata sulle contaminazioni.  Senza gli influssi dei cori africani non avremmo il blues, e tutta la musica moderna, Gli artisti dell'Europa del Nord scendevano in Italia per trarre ispirazione dalle opere classiche greche e romane.
Ma anche la moda o la cucina rinnovano la loro scrittura artistica grazie agli influssi esotici.
Lascia dunque perplessi la sindrome del maso chiuso (autoreferenza sociale e culturale) che permea i discorsi di molti, politici e non. Convinti che una identità culturale si basi sul conservatorismo e non sul confronto e il dialogo,
Pensare di bastare a se stessi è un po' come chiudere in faccia le porte al progresso.


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Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.