giovedì 19 aprile 2007

Manuale di sopravvivenza dell’elettore cernuschese

di Guido Brovelli

(pubblicato su Voce Amica - aprile 2007 )


E’ stato un inverno decisamente mite, quasi caldo.
A Cernusco, oltre alle note cause ambientali, potrebbe contribuire ad un ulteriore surriscaldamento del clima, l’ormai imminente campagna elettorale.
Le ragioni sono molteplici ma non intendo affrontarle, qui e ora.
Certamente le elezioni amministrative a Cernusco, nonostante la crescente disaffezione dei cittadini verso la Politica in senso più ampio, continuano ad essere un evento davvero sentito, come conferma la consolidata e alta affluenza alle urne.
Anche per questo motivo, vista l’importanza e la delicatezza della prossima tornata elettorale, vorrei stilare per me e per chi ne avvertisse il bisogno, una sorta di “manuale di sopravvivenza dell’elettore cernuschese”.
Niente valutazioni in “politichese” ma semplici considerazioni ed annotazioni, che ci aiutino ad orientarci in una scelta che potrà contribuire al nostro bene e a quello della città.
  • per cominciare bene, non possiamo prescindere da un minimo di conoscenza dei programmi dei singoli candidati-sindaco. E ribadisco, programmi, non il libro dei sogni o un elenco di promesse acchiappavoti. I contenuti devono essere chiari, comprensibili. Se è un’accozzaglia di idee, magari in contrasto una con l’altra (avremo più case ma meno traffico...), dobbiamo diffidare o quantomeno approfondire.
  • cerchiamo poi, nel mare delle proposte-promesse, i “punti-cardine”, quelli che garantiscono davvero una migliore qualità della vita. Quelli fondamentali sono facilmente individuabili: Sociale-Ambiente (Viabilità)-Scuola (Cultura). Ma cosa ci viene offerto ? Non confondiamo la cornice con il quadro. Cernusco non può essere solo una vetrina dorata, una “bella senz’anima”.
  • Non meno importante è conoscere chi sono le persone che chiedono il nostro voto. Da dove vengono ? Quale sono le loro esperienze professionali, sociali ? Sono coerenti/compatibili con il programma che propongono ? Sono realmente portatori dei valori a cui dicono di ispirarsi ?
  • anche un pizzico di memoria storica non guasta. Dove era collocato politicamente questo candidato nella scorsa campagna elettorale ? cosa ci ha promesso ? cosa ha fatto in questi cinque anni ? e oggi, come si ripresenta ? con chi ? anche se la politica è volubile, la coerenza e l’onestà restano valori indiscutibili. E’ giusto esigere che “il senso”, il mandato che discende dal nostro voto, non venga mai tradito.
  • non lasciamoci incantare da quelle manifestazioni di affetto improvvise (e a volte imbarazzanti) di chi ci chiama per nome in paese, di chi ci stringe la mano come fossimo vecchi amici dopo essersi dimenticato di noi per anni: questa è la stagione in cui fioccheranno “pacche sulle spalle” a non finire.
  • valutiamo anche gli eccessi di spesa della campagna ellettorale. Grandi manifestazioni, volantini e pubblicazioni, battage pubblicitario impressionante: da dove arrivano tanti soldi ? è solo per passione politica e amore per la città che si investe tanto ? diffidiamo da chi non garantisce un bilancio trasparente dei propri conti in campagna elettorale.


E fin qui sono suggerimenti che valgono per tutti. Ma vi sono avvertenze “speciali” per noi cattolici. Cari “fratelli”, nei prossimi mesi saremo corteggiati da più parti (la “corte” è già iniziata da tempo) e incontreremo paladini del cristianesimo ad ogni angolo perciò.....

  • dobbiamo stare attenti ai proclami e alle prese di posizione nate in tempi sospetti, alle presenze ossessive in prima fila ad ogni cerimonia religiosa o in ogni foto con il parroco. E’ necessario invece verificare, senza giudicare, se azioni e/o parole corrispondono ad un Credo, ad uno stile di vita vero e convinto oppure se sono solo esposizioni e dichiarazioni elettorali: non facciamoci usare !
  • verifichiamo il comportamento dei singoli candidati o dei gruppi coinvolti nella campagna elettorale. La scorsa, da parte di alcuni, fu condotta in modo indecente. Tale comportamento, al di là delle parole, identifica chi abbiamo di fronte. I colpi bassi, la mistificazione della verità, l’ambiguità, la violenza verbale significano mancanza di rispetto per la persona, incapacità di confrontarsi civilmente sui temi significativi attinenti il bene pubblico. Questo non è un atteggiamento cristiano.

Concludo. Va bene, siamo le “pecorelle del Signore” ma ricordiamoci che Gesù ci invita a essere “semplici come colombe e prudenti come serpenti”. Quindi, buona campagna elettorale e buone elezioni. Sperando in bene. Per noi, per Cernusco.

Guido Brovelli


1 commento:

  1. Se Guido Brovelli dovesse rivisitare il suo manuale, consiglio: Non collocare "banchetti" elettorali in prossimità dei sagrati, e non "intercettare" i fedeli che vanno in Chiesa. Si distrarrebbero...

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