Rubrica letteraria sulle pagine di Voce Amica di Cernusco s/N
Politica per cristiani
Non posso fare a meno di pensare al Cardinale Carlo Maria Martini senza che mi venga in mente uno dei suoi documenti per me più significativi: quella lettera pastorale “Sto alla porta” , scritta nel 1992 , che analizza l’impegno richiesto al cristiano in merito alle cose del mondo. Se qualche volta mi permetto di intervenire su temi politici è anche grazie alle esortazioni dell’allora arcivescovo di Milano, che così commentava le appena trascorse vicende di tangentopoli: Ci troveremmo oggi così amareggiati e indignati per tante situazioni incresciose che offuscano la nostra vita politica e amministrativa, se fossimo stati un pò più vigili, se avessimo alzato lo sguardo, allargando gli orizzonti oltre le comodità o l'interesse immediato?
Messaggio comunque sempre attuale.
Saluto dunque con piacere il recente libro di Giovanni Bianchi ( già deputato ed ex presidente ACLI ) , Martini “politico” e la laicità dei cristiani, edizioni San Paolo, che interpreta gli sforzi fatti dal cardinale nel formare una coscienza politica in senso cristiano in quanto “il Martini spirituale è politico perché etico, ed è etico in quanto cristiano, a partire da un’esperienza di fede che mette il sale e il sapore nella testimonianza. Martini politico si occupa cioè di antropologia laddove i politici in servizio parlano di regole e organigrammi, quando non si concedono al gossip che non riesce a nascondere un’irrefrenabile passione per il business.”
Il senso che taluni vorrebbero dare all’etica cristiana , di volta in volta bagaglio opportunistico di questo o a quel partito, non è certo quella della logica dello schieramento tout court, ma della ricerca della sintesi tra gli opposti interessi perché a prevalere sia il bene comune ( = di tutti i cittadini, non solo di pochi privilegiati) e la giustizia sociale.
Con buona pace dei polemici commenti su presunte rivoluzioni in oratorio.
In questo senso (come ho già avuto modo di commentare ) il successore di Martini alla cattedra vescovile non è stato certo da meno. Attento alle problematiche sociali, il cardinale Tettamanzi segue con la sensibilità che gli è propria la strada tracciata da Martini, e invita le forze migliori della società ad “Uscire per le strade” per costruire il bene comune.
Azione politica ben più lungimirante di quella di molti nostri amministratori.
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