lunedì 1 ottobre 2007

Il curioso in libreria - Ottobre 2007

Rubrica letteraria sulle pagine di Voce Amica di Cernusco s/N

Crescere nella fede.

I non credenti, agnostici o atei, criticano spesso i cristiani, ma anche chi professa altre religioni ( stranamente, qui in Italia, con maggiore indulgenza verso questi ultimi), perche` ritengono che la fede sia qualcosa di obsoleto, legato a credenze storiche che il positivismo della scienza ha spazzato via, o di fuorviante rispetto ai problemi umani, riportando ad un livello ultraterreno la soluzione degli stessi.
Senza cadere nell’eccesso dell’eccellente matematico dichiaratamente anticlericale Piergiorgio Odifreddi ( ma non conosco le tesi del suo libro “Perche` non possiamo essere cristiani”, pertanto astengo il giudizio ), ci viene contestata l’illogicita della fede, che un ragionamento logico potrebbe smontare facilmente.
Salvo poi gli stessi che contestano la religione oppio dei popoli vanno tranquillamente a leggersi gli oroscopi sui rotocalchi).
Ma cadono sempre nella stessa trappola: la fede non è frutto di una esperienza solo razionale.
Leggere la storia di Gesù, essere partecipi delle sue sofferenze sulla Terra, ma soprattutto condividere con una comunita` questa partecipazione, è esperienza di cuore piu` che di ragione.
Certo, a volte la Bibbia non aiuta, con quel linguaggio essenziale , che sembra non lasciare spazio alle emozioni ( ma quanta poesia nel Magnificat o nel Canti dei Cantici!).
E a volte nei libri, seminascoste, vi sono perle che accrescono la fede costruita sulla Parola, magari offrendo emozioni nuove e, a volte, non del tutto “ortodosse”.
Nella mia personale piccola storia, mi hanno aiutato libri come Siddartha, di H.Hesse o Illusioni, le avventure di un messia riluttante di R.Bach o ancora Il seme sotto la neve del perlopiù dimenticato Ignazio Silone. Ma persino in Arlecchino di Morris West, compianto narratore di spy-story (che tra l’altro previde (!) l’elezione di un papa slavo quindici anni prima dell’elezione di Karol Wojtyla ) ho trovato pagine intrise di fede, se non nel Dio dei cristiani, quantomeno nel Dio che ama gli uomini. Ricordo che fu don Angelo Viganò a guidarmi, involontariamente, alla lettura di quest’ultimo libro. Sono libri piuttosto vecchi questi, ma chiedete in Libreria del Naviglio, vi sapranno aiutare.
Se invece volete ripartire da zero nella conoscenza di Gesù, magari per avere argomenti da replicare agli emuli di Odifreddi, allora la scelta non puo` che cadere su Gesù zero: quello sotto la crosta , di Paolo Curtaz, sacerdote che con questo libro vuole “superare le mode delle dietrologie e dei complottismi e ricuperare con forza l’annuncio su Gesu` dei suoi discepoli che formano la Chiesa”.
Buona lettura.

Il vostro curioso
(lorisnavoni@gmail.com)

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