Dico sempre che non è mica obbligatorio mettere via il cervello in estate e cadere nel calderone dei volumi fatui di gialli stereotipati all'americana ( letti un paio, diventano prevedibili pur con mitragliate di colpi di scena). D'altra parte, non è che in vacanza sia necessario portarsi tutti i tomi della Storia della Filosofia di G.Reale ( per un totale di più di quattromila pagine ).
Vorrei chiedere dunque al mio pugno di lettori ( tra i quali so esserci molti lettori "forti") quali sono i libri che porterete o vorreste portare con voi nelle prossime vacanze e che secondo voi permettono di godere della lettura e nello stesso tempo ci permettano di crescere un po' in consapevolezza.
Magari poi facciamo una classifica.
Non potro' fare a meno di leggere "Il casellante" del mio amato Camilleri;
RispondiEliminama riservero' senza dubbio un po' di spazio a Corrado Sannucci ed il suo "A parte il cancro tutto bene". Anche Gianrico Carofiglio mi accompagnera' nell'estate con il suo "L'arte del dubbio".
Di solito non acquisto libri sull'onda di claim pubblicitari ( e il premio Strega è anche un trampolino pubblicitario), ma de "La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano, ne sento parlare bene da parecchio tempo, credo che lo prenderò in considerazione per le prossime vacanze. Oltretutto mi incuriosisce la faccenda dei numeri primi e il fatto che a scriverlo sia un fisico.
RispondiEliminaWell written article.
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