martedì 23 settembre 2008

Il curioso in libreria, ottobre 2008

( leggere, ascoltare, incontrare )

Scuola e società

All’abituale apprensione dei genitori, che ad ogni inizio anno scolastico si trovano a doversi giostrare tra orari di scuola e d’ufficio, volumi obbligatori per i prof e introvabili nelle librerie, abbigliamento casual e grembiuli e tute, oltre ad una ulteriore stretta di budella per chi affronta un nuovo ciclo, a questa tensione iniziale si sommano, ormai ogni pochi anni, i dubbi e le paure di riforme scolastiche annunciate, che spesso però hanno vita breve, contribuendo , più che a razionalizzare le risorse e a ottimizzare l’offerta formativa, ad affondare ancora di più la scuola italiana nei meandri del caos. Eppure la formazione di base “è una delle risorse certe per il Paese per alzare il proprio livello e rispondere alle crisi” ( D.Rondoni, Avvenire del 21 settembre 2008 ).
Per aiutare a riflettere sulle priorità educative che la scuola pubblica, ma anche quella libera , dovrebbe avere, è forse utile fare riferimento a don Lorenzo Milani, alla sua scuola di Barbiana, con quel libro, “Lettera a una professoressa” ( ne circolano due edizioni della Casa Editrice Fiorentina) che racchiude in se una visione di una scuola veramente democratica, solidale e che resta attuale nonostante risalga a più di quarant’anni fa.
Un punto di vista per certi versi simile, ma raccontato in modo piu` scanzonato , proviene dal creatore di Belleville, la fittizia banlieu parigina teatro delle vicende della famiglia Malaussene: Daniel Pennac, nel suo autobiografico Diario di scuola (Feltrinelli), racconta di un sistema scolastico incapace di mediare tra le diverse istanze provenienti dalla società.

Ma a proposito di scuola, devo ringraziare gli insegnanti di mio figlio maggiore, che spesso, suggerendogli titoli da leggere, offrono interessanti spunti anche a me.
Di purtroppo strettissima attualità è il famoso libro di Amos Oz, Contro il fanatismo, Feltrinelli Editore, che suggerisce l’applicazione del compromesso ( e mi viene in mente a tale proposito anche L’arte del negoziato, di Fisher,Ury,Patton, Corbaccio editore) come antidoto a questo fenomeno strisciante, “sempre presente nella natura umana”.
Il più recente invece è “Sulle regole”, di Gherardo Colombo, sempre Feltrinelli, riflessione sul valore delle leggi e regole che sono fondamento del vivere civile.
E che troppo spesso, più o meno intenzionalmente, calpestiamo.

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