venerdì 10 aprile 2009

Meglio di un catechismo

Il titolo lo conoscevo da molto tempo: ricordo una edizione con sulla copertina il disegno del protagonista somigliante a Gregory Peck, l'attore della riduzione cinematografica.
Leggerlo, pero` , non l'avevo ancora letto.
Quando pero` l'ho trovato sulla bancarella dei nostri amici, mi ha subito attirato, e fin dalle prime pagine ho capito che sarebbe stato uno di quei libri che non avrei dimenticato facilmente.

Le chiavi del regno, di A.J. Cronin, pur scritto nel 1941, e` di una attualita` sconcertante.
Sia per la prosa lieve e veloce, densa di colpi di scena, di tensione e di un poco di ironia, sia per il tema, sempre attuale, dell'interpretazione dell'invito di Cristo.
E se il filo principale e` dipanato da questo prete scozzese insofferente alle gerarchie e ai compromessi, alla disperata ma, come dicevo, spesso ironica ricerca del modo migliore di servire il Signore, questa figura si muove tra la gente normale, costretta anch'essa a scegliere tra il tenere fede ai propri principi ( e pagarne le conseguenze ) o a fare cio` che e` piu` conveniente.
Decisamente un libro che consiglierei a tutti:
- a chi crede, perche` aiuta a comprendere meglio quale sia l'essenziale messaggio che si nasconde tra le pieghe della liturgia e della tradizione
- a chi non crede, perche` tra queste pagine si trova l'archetipo di tanti sacerdoti che non cercano il potere ma operano per il bene di ogni uomo, sulle orme di Cristo.
Senza necessariamente dimenticare di pensare con la propria testa, e che la verita` arriva da Cristo, ma non sempre e solo necessariamente dai cristiani:
"Se le nostre ossa marciranno e diventeranno la terra dei campi, lo Spirito continuera` a vivere nel fulgore della gloria. Dio e` il padre del genere umano"
Sleeth si rivolse a padre Chisholm:"Eccellente, parole di San Paolo, vero?"
"No" il vecchio scrollo` la testa, quasi a farsi perdonare " Di Confucio".

Buona Pasqua!

3 commenti:

Appunti
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