lunedì 5 settembre 2011

Il mondo (de)scritto dalle donne.

Artemisia Gentileschi,
        pittrice (1593-1653)
 
 

L’arroganza maschilista ha sempre cercato di tenere lontane le donne, oltre che dai luoghi del potere, anche dalla cultura e dall’arte. Non sempre e` riuscita nel suo intento. Dalla poetessa  Saffo  all’inventrice del mito di  Frankestein  Mary Shelley, da  Jane Austen, sagace interprete della medio borghesia inglese di metà Ottocento, a  Emily Bronte, autrice di Cime Tempestose, da Ada Negri a Sibilla Aleramo, le scrittrici hanno sempre contribuito con tratto incisivo alla crescita della letteratura , a dispetto della condizione sociale nella quale spesso venivano relegate.
Anche oggi, che il successo editoriale fa sempre più il paio con furbe operazioni di marketing, sovente il tocco femminile è felicemente prospero. Ne sanno qualcosa i lettori dei melensi romanzi della rimpianta  Liala, specchio del costume dell’ultimo secolo e capostipite del genere rosa, o i fan del fumetto Diabolik, cattivo nato dalla mente delle sorelle Giussani.
La regina del giallo, Agata Christie, arranca per tener testa alla leggendaria J.K.Rowling, con le sue più di quattrocento milioni di copie della saga di Harry Potter.
A  scorrere i temi che vengono trattati dalle autrici  vien da  notare la prevalenza di temi cupi , a volte Horror,  sempre volti tuttavia a proporre una visione delle debolezze dell’umanità, laddove invece negli autori maschi prevale una visione eroistica, mitizzatrice delle imprese umane.
Questo è dovuto in larga misura dalla diversa capacità di analisi del genere femminile, ove prevale una interpretazione olistica, ovvero del tutto,  senza tuttavia che il particolare venga tralasciato.
è il caso anche delle autrici di casa nostra, da Gina Lagorio a Dacia Maraini, per non parlare di  Susanna Tamaro, che a partire da Và dove ti porta il cuore, sino a Luisito, sonda l’animo umano tra nostalgia e speranza.
Margaret Mazzantini, è un’altra autrice che riesce a proporre riflessioni su temi forti della vita, aborto, tradimento, delusioni, con una scrittura semplice ma mai banale.
Jane Austen ( 1775-1817 )

Questo commento, non completo  ( mancano ancora autrici quali  Silvia Avallone e Michela Murgia ) destinato al bollettino parrocchiale di Cernusco,  oltre ad essere il complemento con il precedente articolo su Susanna Parigi trova il corollario con due episodi di questi giorni:
Il primo e` la pubblicazione sul Corriere della Sera di un articolo di Pietro Citati dedicato a Jane Austen,  dove indica quest’autrice come scardinatrice dell’egemonia letteraria maschile di quei tempi.
Il secondo e` l’iniziativa Immagin@Donna promossa dall’Assessorato ai Servizi Sociali del comune di Cernusco s/N per cercare di ridare alla donna una immagine consona con il suo ruolo e non succube delle logiche di marketing o degli stereotipi maschilisti purtroppo ancora largamente diffusi. Sul sito del comune tutte le informazioni. Il solo dubbio in merito a questa pregevole iniziativa e` sulla formale assenza ( spero non sostanziale) dell’Assessorato alla Cultura. Mancanza che rischia di avallare l’idea che la cultura sia una forma di sublimazione del mondo reale, quando invece. come Jane Austen insegna, ne e` lo specchio.

3 commenti:

  1. Interessante e attenta la tua analisi.
    Tra le autrici da ricordare, sicuramente Simon de Bevoir e Anais Nin, genere diario intimista con sfumature filosofiche la prima e psicologiche la seconda.

    Barbery Muriel nell'Eleganza del riccio ha dato un tocco nuovo alo stesso genere con un' ombra d'ironia amara sul classismo che non muore mai, nemmeno in quest'era post-moderna ormai giunta al capolinea.

    Come te, penso anch'io che gli autori maschi siano meno olistici, poco propensi a utilizzare il loro lato femminile creativo.

    Se ti fa piacere ti segnalo questo articolo
    http://www.lolandesevolante.net/blog/2011/06/17/le-donne-invisibili/
    scovato in rete, su una visione sociologica della donna a partire da una breve analisi sui Comics americani.

    colette

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  2. Dimenticavo che l'autore dell'articolo ha pubblicato una raccolta di racconti...ne ho scorso alcuni e li ho trovati sui generis rispetto al modo letterario di porsi dell'uomo nei confronti di noi donne.

    http://sognandoleggendo.net/blog/?p=3547

    Ciao e a presto
    colette

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  3. @Colette: una mia precedente risposta si e` persa nella rete.... ti ringrazio per l'integrazione con le autrici da te citate. Anche in altri campi abbiamo esempi di eccellenza famminile. Per brevita`, limitandomi al passato, Ipazia per la scienza e Artemisia Gentileschi per la pittura.

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Appunti
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