E` degno di attenzione l'annuncio della joint venture tra STMicroelctronics (italo-francese), Sharp ( Giappone) e Enel Green Power della realizzazione del piu` grande impianto italiano di produzione di celle fotovoltaiche, che sara` operativo a partire dal 2011 con una capacita` produttiva a regime di 480MW.
Questo per alcuni motivi:
1) Ci saranno ricadute occupazionali di un certo rilievo, non solo sulla fabbrica, ma anche sull'indotto.
2) il fotovoltaico italiano potrebbe trovare nuovi stimoli, anche per la maggiore facilita` di reperimento delle celle fotovoltaiche (ad oggi c'e` un certo shortage di disponibilita` )
3) e` soprattutto un segnale "politico": in un tempo breve, con investimenti non ingenti, si mettono a disposizione risorse per una energia distribuita, pulita e redditizia, a fronte di un nucleare comunque non perfettamente sicuro, incerto sul profilo dell'economicita` e sopratttutto con un orizzonte temporale molto piu` ampio (inizio della costruzione di una centrale previsto entro il 2013, a quando l'effettiva produzione di energia ? ).
E quelle coinvolte nell'affare del fotovoltaico non sono aziende no-profit....
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