L'estate, tempo atmosferico favorevole o meno, e` iniziata. Ci si aspetta di avere molto piu` tempo per rilassarsi ( anche se nella nostra famiglia pare che l'entropia sia aumentata, e di parecchio, anziche` diminuita ) magari in compagnia di un libro. Nel contributo che mensilmente pubblico come "Curioso" sul giornale parrocchiale (che vi invito a leggere, ho elencato i libri che credo valga la pena portare in vacanza.
Ora pero` elenco, se vi interessa, quelli che portero` io. Non e` detto riesca a leggerli tutti, ci provo.
Una specie di Anobii, senza entrare nel sito.
Iniziamo con due inerenti al tipo di lavoro che faccio.
Il primo e` il recente Design Driven Innovation, di Roberto Verganti. Un sorprendente ( per me) punto di vista sull'innovazione non guidata dal mercato o dalla tecnologia, ma dalla volontà di dare nuovi significati ai prodotti e alle cose.
Ho poi tra le mani Wikinomics di Don Tapscott e A.D. Williams, ormai un classico, che racconta di come la Rete stia cambiando il modo di collaborare e il modo di fare business. Non è l'unico testo che racconta questo, ma è tra i più famosi e credo anche tra i primi.
Per tutt'altra ragione un altro saggio sarà a portata di mano: Il drago come realtà, di Silvana De Mari, l'autrice de L'ultimo Elfo,
Sapete che i draghi sono tra i miei soggetti preferiti... e poi quest'opera scava nei rapporti tra realtà , storia, fantasia, altro argomento che mi appassiona.
Sul tema del camminare, da questi schermi ho già parlato dell'attraversamento dell' Italia Centrale, coast to coast, da parte di EnricoBrizzi con Nessuno lo saprà, a questo, letto a metà, aggiungo Il pellegrino dalle braccia d'inchiostro .
Vorrei poi recuperare il tempo perduto recuperando un testo che avevio snobbato alla sua uscita non perchè non lo ritenessi interessante, ma per una mia idiosincrasia a seguire le hit del momento. Ora, placata l'onda marchettara, è tempo di affrontare L'eleganza del riccio di Muriel Barbery.
Spero bastino a tenere occupata la mente quest'estate.
Dimenticavo.
Se riesco, sottraggo Il teorema del pappagallo di Denis Guedj a mio figlio maggiore, che ce l'ha come libro per le vacanze.
Oltre, naturalmente, alla pletora di fumetti Bonelli e Marvel e DcComics che stanno riempiendo ogni superficie della sua camera.
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