lunedì 14 giugno 2010

Le fondamenta dell'innovazione per il Web 2.0

Potrebbe essere destabilizzante per ingegneri e progettisti software ( faccio parte - piu` o meno - di questa seconda categoria ) sentirsi dire da molte parti che il business vero lo si fa con le relazioni umane, ancorche` mediate dalla Rete.
Perche` le ore passate in laboratorio a provare e riprovare le procedure su un dispositivo che non funziona come si vorrebbe, o cercare di ottimizzare un codice per renderlo piu` veloce ed efficace potrebbe sembrare lavoro inutile.
Invece sono queste le basi per il successo dei social network, dell'informatica distribuita, dell'elettronica che semplifica la vita negli elettrodomestici, auto, strumenti.
Perche` il successo di Facebook o di Twitter ( o piu` prosaicamente, del Home Banking o dell' Unico on Line ) e` possibile anche grazie ai milioni di switch elettronici che ad altissima velocita` reindirizzano i pacchetti di dati che servono al nostro computer per comporre le pagine sul browser.

Perche` se possiamo provare una nuova esperienza di gioco con la Wii e` grazie ai famosi e ormai stracitati Mems ( sensori elettromeccanici ) che la STMicroelectronics ha sviluppato e che stanno prendendo piede ovunque ( avremo presto un guanto per poter immettere dati nel computer, anzi nella Rete, senza tastiera?).
Il rischio che si corre nell'esaltare la rivoluzione culturale in atto con l'avvento di quello che e` chiamato Web 2.0 , e` di mettere in secondo piano i motori di questa rivoluzione, che e` e deve essere cambio del paradigma della comunicazione, ma che no puo` fare a meno di tutti quegli uomini-artigiani che costruiscono l'innovazione dal basso, non solo in senso gerarchico.

Nessun commento:

Posta un commento

Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.