In realta` le dinamiche aziendali di cui tener conto sono complesse, il comportamento, come dicevo, non e` lineare.
Le basi teoriche per comprendere questi meccanismi si trovano:
- nella teoria della complessità;
- nelle scienze umane ( specialmente sociologia e psicologia );
- nella teoria delle reti;
Queste basi vengono usate da G.Giacoma e D.Casali per sviluppare una metodologia per i social network, nel documento dal titolo evocativo: Motivational Design ( in Creative Commons, scaricabile qui ).
Documento che mi sta aprendo gli occhi su uno dei problemi piu` grossi quando si parla di diffondere le reti sociali in azienda: la partecipazione.
Ad ogni approccio alla Rete, ogni singola persona è spinta da motivazioni che possono essere di diverso tipo, ma che possono essere ricondotte a quattro classi, quelle più importanti e ricche di conseguenze:
- competizione,
- eccellenza,
- curiosità,
- appartenenza.
Comprendere appieno come queste leve muovano le interazioni sociali della Rete permette di capire un po' di più la Rete stessa, mentre nel contesto aziendale, se si vuole che l'investimento tecnologico abbia un ritorno , le motivazioni relazionali devono essere correttamente identificate e agevolate.
Concetti, questi, che meriterebbero maggiore diffusione, affinchè dalla Rete si possa trarre il miglior beneficio con il minimo investimento.
Un grazie doveroso a Giacomo Mason per le indicazioni e i suggerimenti su come migliorare il nostro tumultuoso rapporto con il Web.
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