Nelle attività che richiedono un alto livello di automatismo (quali la guida di un qualsiasi mezzo), la percezione è falsata dall'abitudine. Capita a tutti di imboccare una strada che precedentemente aveva un senso di marcia a noi favorevole, mentre ora è in senso vietato.
E' dunque opportuno un periodo di preavviso che segnali le modifiche in corso in modo evidente, così che venga percepito correttamente dall'utente e tale percezione prevalga sull'automatismo dell'abitudine.
Questo è stato fatto correttamente nella prima fase, quando a cambiare verso fu via Torriani.
(ci si può peraltro chiedere quanto possano essere utili testi con font che costringono l'autista a concentrarsi sulla lettura anzichè sulla strada.).
Poi più nulla.
Ci siamo trovati riduzioni di strade da doppio a unico senso, con relativi indicazioni di divieto di accesso, e persino in alcuni casi inutili divieti di sosta da un giorno all'altro, senza preavviso ne notifica. Ma il punto più emblematico è l'immissione in via Piave da via Dalla Chiesa.
Nell'intenzione dei progettisti, in via Piave con direttrice da nord a sud, ci si può immetttere solo provenendo da ovest ( quindi girando a destra) mentre chi arriva da est dovrebbe proseguire sino alla prima rotonda e tornare indietro per un tratto di una cinquantina di metri. Cosa che nelle intenzioni del progettista forzerebbe un minore flusso passante sulla via stessa.
Peccato che hanno trascurato di
- segnalare efficacemente la modifica ( non ci sono stati in questo caso cartelli ad uso deigli automobilisti e dei cittadini);
- modificare la segnaletica orizzontale (sino a ieri);
- usare una efficace segnaletica verticale ( vi è un obbligo a proseguire diritto, ma persino io, avendo saputo dell'installazione, l'ho notato, confuso com'è con i numerosi segnali blu che già popolano il tratto. Sarebbe forse stato più opportuno ( sempre se a norma) installare un divieto di svolta a sinistra, il cui colore rosso sarebbe stato notato con più facilità.
Un po' troppi cartelli blu.... |
L'inefficacia delle misure adottate mi è stata testimoniata dalle risposte di automobilisti che interpellati da alcuni vicini hanno risposto di non aver notato nessuna segnalazione e anche dal fatto che tale errore è stato fatto da rappresentanti della polizia locale, con auto di servizio.
Risulta chiaro da questi fatti che
- la struttura responsabile ha probabilmente una certa difficoltà organizzativa al suo interno, non essendo in grado di pianificare un intervento organico;
- non è stata fatta nessuna riflessione sulla percezione e sull'attenzione richiesta agli automobilisti e ai cittadini;
- non è stata fatta nessuna riflessione sulla sicurezza, tenendo conto del flusso pedonale e ciclistico della zona e che comunque la velocità media di chi percorre le strade a senso unico è sensibilmente più alta ( la prova è che la seconda parte di interventi si è attuata dopo l'incidente che ha coinvolto, senza conseguenze, uno scuolabus. Se non fosse accaduto, saremmo ancora qui in attesa? )
- non è stata fatta nessuna riflessione sulla comunicazione. Forse chi si occupa di comunicazione istituzionale ha il focus sulle segnalazioni di eventi, meno sulla vita quotidiana.
L'incongruità di questa operazione è aggravata dalle informazioni, da fonte autorevole. di una nuova stesure del Piano Urbano del Traffico, che sarebbe stato disponibile a fine anno, e che potrebbe modificare ancora la situazione viabilistica della zona.
C'è da chiedersi a chi spetti il coordinamento di queste operazioni.
Questo è quanto percepiscono i cittadini; come in altre occasioni, mi piacerebbe essere se non in errore, quantomeno con una visione parziale.
Sino ad ora, però nessuno ha replicato alle mie opposizioni
Resto in attesa.
P.S. ad aggravare la cosa, ieri hanno rifatto la segnaletica orizzontale di via Adua, che attende da mesi il rifacimento del manto. Aspettare no, eh?
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