Il sonno della ragione genera mostri (F.Goya)
Fra qualche giorno ricorre la Giornata della Memoria. Lo sforzo di chi ha promosso questa celebrazione è quello di offrire una condivisione della memoria degli anni terribili perchè questo non accada più. Ma è opportuno condividere anche le ragioni per cui si arrivò a quei terrifici giorni. E si scopre che a prevalere in quei momenti fu un misto di egoismo ed indifferenza, a tutti i livelli, sociali e politici, che permisero al demone dell'odio di prevalere su ogni cosa.
Così quello a cui si assiste oggi sembra un ripercorrere strade già tracciate.
Non solo per il manifestarsi di folli fenomeni di crudeltà efferata, ma anche per quel senso diffuso di caduta dei valori base della nostra società, espresso come indifferenza alle regole del vivere civile.
Ecco allora un correre a raccomandarsi per scalzare le graduatorie di ogni tipo, anche dell'asilo nido, pur di avere il posto garantito, o proporre uno sconto solo se non facciamo la fattura, o imbucarsi nel giro giusto per ottenere quel posto nel consiglio di amministrazione.
E poi un correre a giustificarsi, perchè la società è una giungla, e si deve sgomitare per avere un posto al sole, e che se non ci si fa furbi al giorno d'oggi, etc. etc.
Magari non si infrange nessuna legge, ma ci si fa beffe della comunità a cui si appartiene.
Che fare per contrastare questo atteggiamento?
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