mercoledì 8 ottobre 2008

Due gradi di separazione da Barack Obama


Sembra che in Linkedin, il social network orientato più allo scambio di profili professionali che alla creazione di network amicali come myspace o facebook, io, così come moltissimi altri, sia a soli due gradi di separazione dal candidato alla presidenza USA Barack Obama ( e a tre da John McCain).

Dei politici più importanti italiani che mi sono venuti in mente, l'unico che ha una presenza in linkedin ( con zero collegamenti, tuttavia ) è del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni.

Questo mi porta a fare un paio di considerazioni.

La prima, ovvia, è che , in realtà avere una rete che mi connette a persone così lontane, con le quali condivido solo l'accesso alla rete (e tuttalpiù un link ad una persona che "colleziona connessioni") non mi serve gran che.

Questo sistema è molto più utile a rafforzare i legami del cluster di collegamenti nel quale sono già inserito ( lavoro, amicizie, scuola, etc. ), al massimo con qualche "sconfinamento", permesso ed efficace solo se scatta qualche interesse comune.

La seconda, conseguenza della prima, è che solo con una robusta rete reale si ha la massa critica necessaria a costruire una social network efficace anche nel mondo virtuale di Internet.

E non è vero il contrario.

Questa, naturalmente, è solo la mia opinione.


P.S.: A tale proposito può essere interessante leggere: LINK, la nuova scienza delle reti, di A. Barabasi.

P.P.S. : su questo tema ho già scritto qui

P.P.P.S. : se potessi votare alle elezioni USA, voterei Obama, credo che l'abbiate già capito...

2 commenti:

  1. Condivido, tutto sommato, l'idea del nostro caro Autore.
    Una rete virtuale non puo` sostituire una rete reale di conoscenze. Il fatto che su LinkedIn io possa essere a pochi livelli da chiunque nel mondo e` una cosa abbastanza virtuale. La possibilita` che io possa venire in contatto con Obama tramite LinkedIn e` probabilmente la stessa che ho senza LinkedIn.

    Mentre sperare che un network virtuale possa sostituirne uno reale e` un'illusione (a volte anche pericolosa) e` pure vero che il mezzo tecnologico ben complementa la rete reale che si e` creata. Con LinkedIn, ad esempio, mi e` capitato di riprendere contatti con vecchi compagni di scuola, che altrimenti avrei ritrovato con difficolta`, tant'e` che alcuni che non sono frequentatori abituali di comunita` virtuali non sono ancora riuscito a ricontattarli (trovare qualcosa da dirgli di intelligente e` un'altra storia).
    Anche Facebook ha il suo bel perche`, con la possibilita` di scambiare foto e filmati mi permettera` di tenermi in contatto con un mio caro amico emigrato.

    Come sempre la tecnologia aiuta, se non diventa fine a se stessa. L'automobile, la televisione, il cellulare, l'aspirina e chissa` quanti altri, sono esempi di questo.

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  2. Farei un altro commento, di genere completamente diverso dal mio precedente.

    Il fatto che su LinkedIn si trovi il candidato presidente degli USA ma non si trovino i nostri personaggi politici puo` voler dire almeno un paio di cose.
    La prima, che probabilmente non credono che internet possa essere un mezzo per comunicare e mantenere contatti.
    La seconda, che magari non sono interessati a comunicare e mantenere contatti con qualcuno su internet.
    Ci sarebbe anche una terza ipotesi, e cioe` che non sanno cosa sia internet; ma preferirei scartarla.

    Ricordo che (mi pare nel 2005-2006 ma non ricordo l'evento) avevo pensato che avrei voluto comunicare coi miei politici. Avevo delle domande a cui mi sarebbe piaciuto avere una risposta. Allora sono andato a cercare i vari siti istituzionali a cui mi sarei rivolto con piacere. Nessuno di questi aveva un posto dove si potesse lasciare una domanda. Non ci credevo! Ma se i politici sono al mio servizio, perche` non vogliono sapere come la penso?
    Allora sono andato sui siti dello schieramento opposto e, indovina? C'era modo di comunicare con loro. Non l'ho fatto perche` non mi sentivo a mio agio.

    Tempo dopo, un mio amico mi ha raccontato di un suo conoscente che lavorava per una carica politica importante di quello schieramento e rispondeva alle mail che arrivavano (tipo quella che avrei mandato io). Lo faceva per conto del capoccia, ma a capoccia sua. Che tradotto significava che le mail finivano nel cestino.

    Comunque, la domanda era: "se abbiamo internet, perche` continuiamo ad usare l'automobile?"

    Poi mi sono risposto dassolo. La risposta e` PIL

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