A qualcuno potrebbe apparire come una operazione nostalgica, e forse per le altre band che hanno suonato, anche se brave, anche se ancora piu` o meno attive, in qualche modo lo e` stata: testimonianza di stagioni musicali che hanno segnato la crescita di Cernusco e che hanno concretizzato sul territorio quel sogno ( americano, il piu` delle volte ) di una musica come agente rivoluzionario, di canzoni che avrebbero cambiato il mondo.
Per i Kiowa no, non e` stato cosi`. Per i Kiowa e` stata una esplosione. Anche se in sala pochi hanno alzato la mano quando Dario a chiesto chi conoscesse la band, l'energia che e` scaturita sin dalle prime battute ha coinvolto tutti, e se nessuno si e` buttato sotto il palco e` dovuto alla "maggiore eta`" di molti e alla timidezza di alcuni piu` giovani.
Il volano che si era interrotto diciannove anni fa ha ripreso a girare e reca con se una musica sincera, coinvolgente, con testi che non hanno perso lo smalto e propongono riflessioni sulla vita e sull'amore con la levita` che solo la musica rock puo` dare.
Credo che sia questa l'essenza del rock Il viverlo non solo come espressione musicale, ma come meta-stile di vita ( ovvero modo di vivere le scelte di vita che ognuno fa ) ed essere pronto a riprenderlo, a giocarselo, anche dopo quasi vent'anni di silenzio.
Grazie allora a Alberto ( service) , Pacio ( percussioni ) , Pietro ( chitarra), Silvia ( tastiere) , Monica ( tastiere) , Gipo ( batteria), Sergio ( basso) , Dario ( voce).
Grazie Franco.
Grazie Kiowa!
Bhè, so che è poco, però su www.cernuscotv.com ho messo un piccolo spezzone del concerto di ieri
RispondiEliminaleggere l'intero blog, pretty good
RispondiEliminaSi, probabilmente lo e
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