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Potrebbe sembrare pretenzioso intitolare un post così banale con un concetto così dirompente come la singolarità.
Per chi non lo sapesse una singolarità tecnologica è un punto, previsto nello sviluppo di una civilizzazione, dove il progresso tecnologico accelera oltre la capacità di comprendere e prevedere degli esseri umani moderni ( Ah, se non ci fosse Wikipedia! ).
Effettivamente, nelle nostre case , di intelligenza diffusa se ne vede veramente poca, almeno a prima vista.
Eppure, senza che ce ne rendiamo conto, una tecnologia intelligente ( ovvero creata da uomini che hanno "clonato" parte dei propri processi mentali per risolvere problemi circoscritti ) ci sta poco a poco circondando.
Ci sono sveglie che si sincronizzano via radio con una stazione metrologica che fornisce l'indicazione di ora esatta; robot pulitori in grado di evitare ostacoli e gradini, correttori automatici che suppliscono alle nostre carenze grammaticali.
All'uso di questi dispositivi ci stiamo abituando ( nonostante persistano problemi nell'interazione tra l'uomo e la tecnologia, così come bene descrive Luca Chittaro nel suo blog su Nova24 ), meno alla comprensione profonda dei meccanismi - senza dover necessariamente entrare nei dettagli tecnici - e agli effetti a breve e lungo termine che l'interazione con questi dispositivi porta sulle abitudini e sui costumi.
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